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Tutto sullo scandalo VW

La vicenda «Volkswagen» genera ancora molte domande. Qui trovate le nostre risposte a quelle più frequenti.

Quali sono i veicoli coinvolti? Qual è la procedura da seguire per i proprietari? La deroga al termine di prescrizione VW è valida fino al 31.12.2017. Fino ad oggi non è prevista alcuna proroga. E dopo? In questa sede, il TCS fornisce alcuni elementi di risposta alle domande più frequenti (stato: ottobre 2017). Queste pagine vengono aggiornate man mano che riceviamo nuove informazioni.

NOx-Software - Le domande più frequenti sullo scandalo VW e il ritiro dei veicoli

Che cos'è successo?

La casa costruttrice di automobili tedesca ha ammesso di aver realizzato e montato in certi motori diesel, tra il 2009 e il 2014, un dispositivo ingannevole.

Di quali veicoli si tratta?

Secondo VW, possono essere interessate tutte le marche del gruppo (VW, Audi, Skoda, Seat) degli anni di costruzione che vanno dal 2009 al 2014. Si tratta di modelli equipaggiati con motori diesel a 4 cilindri di 1.2, 1.6 e 2.0 litri, che rispondono all’indicazione EA 189, conformi alla norma dei gas di scarico EURO 5. Secondo il costruttore sono implicati i seguenti modelli:

  • Audi: A1, A3, A4, A5, A6, Q3, Q5, TT
  • Seat: Ibiza, Leon, Exeo, Altea, Alhambra
  • Skoda: Fabia, Yeti, Rapid, Roomster, Octavia, Superb
  • VW: Polo, Golf VI, Passat VII, Touran, Tiguan I, Beetle, Sharan, Caddy

Quanti sono i veicoli colpiti?

Finora in Europa sono colpiti 8,5 milioni di veicoli. In Svizzera sono coinvolti 175'000 veicoli.

Come reagisce la Confederazione (USTRA)?

In data 2 ottobre 2015, l’USTRA, l‘ufficio federale della strade svizzero, aveva provvisoriamente impedito l’immatricolazione dei veicoli interessati dalle manipolazioni dei gas di scarico. Dopo che il KBA, l’ufficio federale tedesco per la motorizzazione, ha accettato le misure ch la VW ha deciso di mettere in atto per risolvere il problema, anche l'USTRA ha allentato il blocco delle immatricolazioni a partire dal 1 febbraio 2016 per i veicoli importati e immatricolati prima del 2 ottobre 2015.

Attenzione: l’importazione in Svizzera dei veicoli coinvolti è sempre vietata, salvo se nel frattempo sono stati conformati alla norma o se vengono importati nel nostro paese in seguito a un trasloco. In caso di dubbi o di domande rivolgetevi alla Sezione della circolazione del vostro cantone. Il provvedimento non riguarda i veicoli già immatricolati in Svizzera, che possono dunque continuare a circolare o essere venduti sul mercato delle occasioni.

Per saperne di più:
USTRA
Porsche Cayenne diesel manomesse: stop alle immatricolazioni

Come reagisce il TCS?

Il TCS segue attentamente gli sviluppi della vicenda ed è in contatto con con le diverse parti interessate, tra cui anche AMAG. Come tutti gli altri interessati da questa vicenda, ci basiamo sulle informazioni rilasciate da VW e dalle autorità competenti per l'omologazione dei veicoli. Il TCS esige un’analisi completa delle conseguenze provocate in Svizzera dall’affare VW.

In particolare, per quanto riguarda il procedimento futuro e le conseguenze per i proprietari di veicoli che sono stati posti in circolazione tra il 2009 e oggi. Inoltre, le irregolarità dovranno ovviamente essere risolte dal costruttore. L’obiettivo del TCS è che tutti i clienti possano continuare a utilizzare il loro veicolo senza restrizioni e senza dover sopportare danni di qualsiasi natura.

Come informa VW?

VW assicura che tutti i veicoli interessati sono tecnicamente sicuri e in condizione di viaggiare senza limitazioni. Le lacune rilevate concernono esclusivamente l’emissione di sostanze nocive. VW garantisce che i difetti potranno essere eliminati.

VW si assume l’intera responsabilità e i costi per i necessari interventi.

Quali cambiamenti occorre apportare affinché i consumi e i limiti di emissioni inquinanti dei veicoli vengano rispettati non solo nei test ma anche nel traffico stradale?

La differenza fra i valori ottenuti sul banco di prova e quelli conseguiti in condizioni reali di guida è un problema noto alle autorità e agli ambienti automobilistici.

Si fa riferimento in particolare al consumo e alle emissioni di CO2 (v. comunicato stampa del TCS pubblicato nel marzo del 2015) e alle emissioni di ossidi d’azoto NOx, come dimostrato dalle ricerche dell’ADAC, il nostro club partner in Germania. Da questo studio si evince che la maggior parte dei veicoli diesel emette più NOx in condizioni reali rispetto al limite tollerato sul banco di prova secondo le norme EURO 5 e EURO 6. La questione delle emissioni reali di NOx è dunque un problema globale dovuto non necessariamente a raggiri da parte dei costruttori, bensì a debolezze e lacune della regolamentazione applicabile e della sua attuazione.

Durante il primo semestre 2016, le autorità europee hanno adottato un nuovo ciclo di test di guida armonizzato per i veicoli leggeri (WLTC/P – Worldwide harmonized Light-duty Test Cycle/Procedure). In questo contesto, in particolare per le emissioni nocive di NOx, le automobili dovranno essere sottoposte alla prova di guida RDE (Real Driving Emission), che si svolge su strada e in condizioni di guida reali, per mezzo di sistemi PEMS (Portable Emission Measurement Systems).

Questo cambiamento, che porterà a valori di emissione e di consumo più vicini alla realtà e dunque più elevati, è entrato in vigore il 1° settembre 2017 per i nuovi veicoli omologati ed entrerà in vigore dal 1° settembre 2019 per tutti gli altri veicoli nuovi venduti. Visto e considerato che la Svizzera ha ripreso la legislazione europea relativa all’omologazione dei veicoli e alle prescrizioni tecniche di questi ultimi, nel nostro paese questa modifica si applicherà anche per i veicoli nuovi.

Il TCS accoglie favorevolmente questa decisione europea, ma deplora il fatto che per applicarla sia dovuta accadere la vicenda VW, poiché sia il problema che le soluzioni erano noti da tempo.

Svolgimento del richiamo

All'inizio di ottobre 2017, l'86% dei veicoli interessati è stato aggiornato. L'obiettivo dell'AMAG è quello di completare la campagna di ritiro nel 2017, ma non si può escludere che alcuni veicoli saranno ritirati ancora nel 2018 (in particolare per le successive correzioni in occasione di una prima visita all'officina già effettuata).

VW e AMAG si sono impegnate a garantire la mobilità dei clienti nell’ambito della procedura di richiamo. Indicate i vostri bisogni quando fissate un appuntamento presso un concessionario autorizzato.

Dove posso far eseguire i lavori?

Gli interventi correttivi devono essere eseguiti presso un concessionario autorizzato (garage-concessionaria della marca – VW, Audi, Skoda, Seat o AMAG) ma potete anche optare per il fornitore di servizi autorizzato di vostra scelta.

Per trovare un concessionario o un «partner» nelle vicinanze consultate i siti internet delle varie marche o quello di AMAG.

È obbligatorio il ritiro? Devo per forza rispondere alla richiesta di contatto di AMAG?

Il miglioramento del veicolo è obbligatorio, non è però necessario precipitarsi: è sufficiente, ad esempio, far riparare l’auto durante il prossimo controllo di routine. AMAG ha programmato di spedire lettere per ricordare di recarsi al controllo. Come ultima ratio, se dopo i diversi richiami il veicolo non è stato portato a norma, potrebbe subentrare il Dipartimento della circolazione e ritirare targa e patente.

Quali misure correttive apporta VW?

Le soluzioni tecniche per i motori EA 189 1.6 litri (software + correttivo a livello di flussometro, circa 1 ora di lavoro), 1.2 e 2.0 litri (solo software, meno di 30 minuti di lavoro) sono state approvate in linea di massima dal KBA (deutsches Kraftfahrt-Bundesamt, ovvero l’Ufficio federale tedesco per la motorizzazione). VW conferma che i veicoli, dopo la correzione, saranno conformi alle rispettive norme antinquinamento.

VW dichiara inoltre di voler raggiungere anche i seguenti obiettivi: la risoluzione del problema non deve avere impatto sulla potenza del motore, sul consumo e sulla guida. Ad oggi VW non può ancora garantire il completo conseguimento di questi obiettivi, poiché ogni variante di modello deve ancora essere sottoposta ai test post-correzione.

Chi controlla in Svizzera le modifiche eseguite sui veicoli?

L’Ufficio federale tedesco per la motorizzazione (KBA). Prima dell'operazione di richiamo, il KBA rilascerà una "foglio di via libera" per ogni tipo di motorizzazione (questo documento non dipende solo dalla cilindrata del motore, ma anche dal sensore di controllo, dal tipo di prestazioni e dal tipo di trasmissione).

Il sistema di omologazione dell’Unione europea mira a evitare che l’USTRA, così come le altre autorità nazionali degli stati membri dell’UE, debba eseguire nuovamente per conto proprio dei test tecnici e delle misurazioni, che sono interventi costosi.

Come si fa a sapere se un veicolo è stato conformato alla norma (in particolare sul mercato dei veicoli d’occasione)?

L’adeguamento alle norme, oltre a essere registrato nella cronologia elettronica del veicolo, viene annotato a mano nel libretto di servizio/di manutenzione della vettura con l’indicazione che l’azione di richiamo è stata eseguita e l’aggiunta del numero di richiamo corrispondente per ogni marca:

  • Audi : 23Q7
  • Seat : 23S1
  • Skoda : 23R6
  • VW : 23R7
  • Utilitarie VW: 23R7

Un adesivo viene in seguito applicato nel vano bagagli vicino alla ruota di scorta.

Perché ci vuole così tanto per conformare i veicoli alle norme?

VW ha dovuto sviluppare un software specifico per ogni variante di modello, quindi non solo in funzione della cilindrata (1.2, 1.6 e 2L), ma anche della potenza del motore, dell'unità di controllo motore e della velocità di trasmissione. In totale si è dovuto quindi certificare 1600 varianti di software, cosa che ha richiesto tempo. Inoltre, le autorità non dovrebbero solo garantire che il software illegale venga rimosso, ma anche che altri criteri, quali il consumo, le emissioni di CO2 e di altri inquinanti, la potenza, la coppia, ecc. rimangano coerenti con l'attuale omologazione per ogni modello. Il tutto senza impattare le prestazioni del veicolo.

Quali sono stati i risultati dei test condotti dal TCS?

Il TCS ha effettuato dei test, in collaborazione con i suoi Club Partner in Germania (ADAC) e in Austria (ÖAMTC) e con il sostegno della FIA (Federazione Internazionale dell’Auto).

In totale sono stati testati sette veicoli prima e dopo i miglioramenti. Di questi cinque con motori 2.0, cambio manuale a 6 marce e sistema Start-Stop (3 Audi Avant 2.0 TDI, una Golf 2.0 TDI BMT e una VW Passat 2.0 TDI). Delle varianti con cilindrate meno diffuse, l’ADAC ha testato una VW Golf 1.6 TDI e una VW Polo 1.2 TDI.

Per tutti i veicoli testati, il nuovo software offre un’emissione di ossido d’azoto inferiore in rapporto al consumo e al comportamento di guida. Per i veicoli testati quindi il nuovo software mantiene le promesse, per questo non c’è da avere paura a recarsi in officina.

I test di VW-Golf 1.6 TDI e VW Polo 1.2 TDI sono disponibili solo in tedesco – Non sono stati pubblicati dal TCS:

Quali saranno le conseguenze per il mio motore?

Anche se l‘analisi non permette di trarre conclusioni definitive sul totale delle auto richiamate, è comunque poco realistico pensare che per ogni veicolo verrà effettuato un test completo prima e dopo la sostituzione del software, sia a causa dei costi (i test TCS sono costati alcune migliaia di franchi), che dei tempi (3-4 settimane), che delle limitate capacità di accoglienza dei centri d’assistenza.

Secondo l’importatore Amag, 300 clienti hanno lamentato problemi dopo l’aggiornamento del software. Finora, sono solo quattro i casi realmente problematici denunciati dai soci ai servizi tecnici del TCS, che non è stato possibile risolvere neppure dopo diversi passaggi in officina. Considerata la quantità di veicoli che sono stati messi a norma, il numero di casi problematici
è estremamente esiguo. Se per caso, dovesse rivelarsi impossibile correggerli, VW e Amag dovranno trovare soluzioni alternative (ripresa o sostituzione del veicolo).

Nel caso il cliente constati una diminuzione della potenza, AMAG propone la soluzione seguente: la potenza del veicolo viene testata da un organismo indipendente. Se la potenza corrisponde all’approvazione del tipo del modello le spese del test (200 franchi ca.) sono a carico del cliente. In caso contrario, sarà AMAG ad assumersi i costi e a fare il necessario per risolvere il problema.

La mia auto perderà valore sul mercato dei veicoli d’occasione?

Per ora è difficile fare dei pronostici. Come ogni altro mercato, anche quello dei veicoli d’occasione è determinato fortemente dall’offerta e dalla domanda. Per conservare il valore del veicolo, in un primo tempo è importante procedere all’adeguamento dello stesso alle norme.

  • Se desiderate vendere il vostro veicolo vi consigliamo di chiedere un’offerta di ripresa ad AMAG, che in caso di riacquisto s’impegna a proporre i valori Eurotax. 

Per quanto concerne i veicoli nuovi in Svizzera, si nota quanto segue:

  • La percentuale di veicoli diesel nuovi venduti è calata leggermente nei primi nove mesi del 2017 (circa 2,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Tuttavia non si può ancora parlare di un crollo delle vendite perché delle 231'000 autovetture (gennaio-settembre 2017), come prima quasi il 85'000 sono provviste di un motore a diesel. 
  • Lo sviluppo per le diverse marche del gruppo VW è molto variabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Audi +5%, Seat +23%, Skoda –4%, VW –10%). Ma il mercato dipende anche dal lancio di nuovi modelli e si osserva che sullo stesso periodo altre marche importanti registrano delle contrazioni ben più significative di quelle del gruppo VW. Non si può dunque parlare di perdita di fiducia generalizzata nei confronti delle marche di questo gruppo.

Fonte: Autoschweiz/Autosuisse

Il mercato dei veicoli d’occasione è al momento instabile per quanto concerne i veicoli a diesel a causa di diverse notizie negative relative a diverse marche e modelli. Si legge su un comunicato stampa dell’osservatore del mercato Eurotax del 14 giugno 2017: le autovetture a diesel «…attestano una performance leggermente più bassa senza che finora vi siano indizi di una perdita di valore importante». 

  • È prevedibile che il numero di veicoli a diesel provenienti da ditte con veicoli professionali e veicoli leasing aumenterà nei prossimi due anni perché in questo periodo molti veicoli degli anni 2015 e 2016, che hanno attestato quote di mercato elevate, arriveranno sul mercato dei veicoli d’occasione. Ciò eserciterà pressione sui prezzi dei veicoli d’occasione.
  • Un altro tema sono le discussioni relative ai divieti di vetture diesel in alcune grandi città straniere oppure le dichiarazioni da parte dei singoli produttori di voler abbandonare i motori a diesel nel medio termine. Queste informazioni indeboliranno l’immagine del diesel e influenzeranno i potenziali acquirenti di veicoli diesel nuovi o d’occasione.

Da vedere sul sito Eurotaxpro (disponibile solo in tedesco): «I veicoli a diesel saranno un tema importante nel nostro settore per diverso tempo. E probabilmente, senza fattori di influenza “esterni”, non perderanno valore né importanza in modo così veloce», afferma Roland Strilka di Eurotax per riassumere la situazione del mercato attuale.

Devo fare qualcosa prima di recarmi in garage?

No. Per quanto concerne il software, VW ha ammesso la presenza del difetto e ha dichiarato di assumersi la totale responsabilità, impegnandosi a risolvere il problema senza spese per i clienti. 

VW e AMAG si sono impegnate a garantire la mobilità dei clienti nell’ambito della procedura di richiamo. Indicate i vostri bisogni quando fissate un appuntamento presso un concessionario autorizzato.

Per i veicoli a cui la potenza del motore è stata aumentata ulteriormente (chip-tuning, modifica del software di controllo di serie, ecc.) occorre seguire le istruzioni specifiche di AMAG.

Cosa devo fare quando porto il veicolo dal concessionario autorizzato per l’adeguamento alle norme?

Verificate che l’intervento sia annotato nel libretto di manutenzione/dei servizi del veicolo.

Non firmate alcuna dichiarazione liberatoria o di esclusione di responsabilità dopo l’adeguamento alle norme del veicolo.

Le misure «di promozione della fiducia» di VW

Per incoraggiare l’aggiornamento dei veicoli colpiti e rassicurarne i proprietari, VW si impegna a far fronte agli eventuali reclami relativi alle misure tecniche adottate per i motori EA 189 che riguardano 11 componenti precisi del motore e del sistema di pulizia dei gas di scarico. 

Tali misure sono valide 24 mesi dopo l’esecuzione della messa a norma presso il prestatore di servizi autorizzato dalla marca, ma al massimo fino a che il veicolo raggiunga un chilometraggio di 250'000 km. Le misure sono valide per tutte le marche e i modelli interessati, in modo retroattivo per i veicoli che sono già stati aggiornati.

Questa forma di garanzia limitata deve ugualmente essere messa in atto presso un prestatore di servizi autorizzato dalla marca e implica che il mantenimento e i servizi del veicolo siano stati effettuati secondo le prescrizioni del produttore.

Si tratta di un’iniziativa realmente lodevole, che dovrebbe coprire la maggior parte dei potenziali problemi che potrebbero sorgere. Al momento, tuttavia, non è ancora possibile procedere ad una valutazione finale riguardante la messa a norma.
Tenuto conto della frode di cui è accusata, pare improbabile che VW possa limitare unilateralmente la garanzia in caso di difetto causato dall’aggiornamento del software.

Per i dettagli e le condizioni di esecuzione delle misure, consultare i diversi siti internet delle marche oppure il sito dell’AMAG (FAQ).

Aumento del consumo di AdBlue

Determinati veicoli 2.0 TDI interessati delle marche VW, Audi e SEAT sono muniti di un sistema SCR che utilizza l’additivo AdBlue. Secondo VW, l’aggiornamento può causare un leggero aumento di consumo di AdBlue. I clienti colpiti riceveranno buoni per 5 pieni di AbBlue gratuiti. Nessun veicolo Skoda o VW veicoli commerciali è toccato.

Cosa devo fare se constato un problema dopo l’adeguamento alle norme del mio veicolo?

Se dovesse verificarsi un problema (potenza, comportamento del veicolo, consumo), segnalatelo rapidamente per mezzo di una notifica di difetto, da inoltrare nei giorni che seguono l’apparizione del guasto:

  • ad AMAG Automobili e Motori SA, Utoquai 49, 8008 Zurigo [modello 1]
  • al venditore del veicolo, ma solo se quest’ultimo è ancora sotto garanzia o lo era ancora nel settembre del 2015 [modello 2]. Secondo i contratti di leasing, generalmente spetta all’assuntore del leasing intraprendere le misure necessarie presso il concessionario (rispettivamente AMAG).

Naturalmente, se il problema è legato al consumo, lo si potrà constatare solo dopo un determinato lasso di tempo.

Inviando una copia della notifica di difetto al TCS (email: mobe.beratung@tcs.ch), ci aiutate a identificare i modelli o le varianti di modelli che presentano un problema dopo essere stati riparati.

Tenuto conto del numero di clienti interessati, il TCS non può procedere a dei controlli periodici o consigliare individualmente le persone interessate, in particolare nelle azioni legali.

Si consiglia di farlo per iscritto (idealmente per lettera raccomandata, o perlomeno per e-mail esigendo una conferma di ricezione). In tal modo sarà possibile conservare delle prove. Indicate le caratteristiche del veicolo (marca, modello, cilindrata, n° VIN = n° di telaio di 17 caratteri che figura nella licenza di circolazione e anche nelle lettere inviate da AMAG), nonché la data e il nome del concessionario che ha eseguito i lavori. Descrivete il o i problema(i) e precisate che si tratta di difetti che non accettate. Esigete anche che vi sia proposta una soluzione. Riservate tutti i vostri diritti.

È possibile che il problema sia dovuto a una scorretta manipolazione durante i lavori e possa essere risolto rapidamente. Su alcuni modelli, sappiamo anche che la prima patch era difettosa e che è stata richiesta una seconda visita in officina per installare una nuova versione.

Cosa significa che la rinuncia a invocare la prescrizione di VW è valida solo fino al 31 dicembre 2017?

Se qualcuno vuol far valere un diritto, deve agire entro il termine previsto dal contratto o fissato dalla legge. Se non lo fa, perde i diritti se la controparte invoca la prescrizione.

Il gruppo VW dichiara di rinunciare fino al 31.12.2017 al mantenimento del termine di prescrizione. Questo termine, ad oggi, non è stato prorogato.

Per agire si intende promuovere un’azione legale o interrompere la prescrizione in un altro modo (per esempio negoziando
personalmente con il responsabile una rinuncia alla prescrizione o notificandogli un’ingiunzione di pagamento). 

Va osservato che la scadenza di fine 2017 non concerne la messa a norma:

  • I veicoli che non sono stati ancora richiamati e rielaborati dal gruppo VW dovranno esserlo comunque, anche dopo quella data.
  • Eventuali danni o problemi derivanti dall’aggiornamento del software dovranno, secondo noi, essere assunti integralmente da VW.
  • Infine, per i veicoli che sono tuttora coperti da garanzia (contratto di vendita o garanzia di fabbrica), fa fede la data di scadenza della garanzia.

Quali possibilità hanno i proprietari svizzeri dei veicoli di agire per vie legali?

Contrariamente a quanto si può leggere e sentire, riteniamo che sia estremamente difficile generalizzare su questo punto. La cerchia dei veicoli coinvolti è estremamente eterogenea (differenza di valore a nuovo secondo marca e modello, veicoli di prima mano o d’occasione, comprati o presi a leasing ecc.) e le leve giuridiche dipendono in gran parte dal caso concreto. 

Vanno quindi considerati i seguenti aspetti. Da un lato, in generale il consumatore attualmente non sta subendo un danno quantificabile. I veicoli messi a norma possono continuare a circolare, come stanno effettivamente facendo da più di otto anni.
In Svizzera, la parte lesa deve stabilire (quantificare) e reclamare il danno in modo individuale.

D’altronde, il diritto elvetico non contempla l’azione collettiva, né l’indennizzo per torto morale forfettario o punitivo come negli Stati Uniti. Infine, non è chiaro se si possa agire direttamente contro VW in Svizzera. Le possibilità di successo di ogni azione intrapresa per ottenere un indennizzo finanziario devono essere valutate sotto questa luce.

Azione collettiva

L’esito delle varie azioni collettive in corso o annunciate in Europa e in Svizzera ci sembra piuttosto incerto. Questi rocedimenti
mirano innanzitutto a mettere pressione su VW per ottenere un accordo di indennizzo, cosa che finora VW si è sempre rifiutata di fare per i suoi clienti europei.

Azione individuale

Se ritenete di aver subito un danno che secondo voi giustifica un’azione legale individuale, vi raccomandiamo di consultare al più presto un avvocato o la vostra assicurazione di protezione giuridica, visto la scadenza del 31.12.2017. Trascorsa quella data, sarà probabilmente troppo tardi per agire. Assicuratevi di avere tutte le informazioni che consentono di chiarire la vostra situazione (in particolare il contratto di vendita o di leasing; le circostanze della  vendita; garanzia scaduta o ancora valida; eventuali passi intrapresi finora) e di ogni elemento che permette di quantificare il vostro danno.

Il TCS resta sul pezzo

In tutti i casi, il TCS continua a seguire e a sostenere i suoi soci – se necessario intervenendo direttamente con Amag – per quanto riguarda gli aspetti tecnici, e in particolare se dovessero incontrare difficoltà in seguito alla messa a norma del loro veicolo o per beneficiare di «misure che favoriscono la fiducia». Al seguente indirizzo di posta elettronica potete comunicarci
qualsiasi problema inerente a questi aspetti: mbbrtngtcsch

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