I risultati del nono Barometro TCS dei viaggi si basano su due sondaggi. La prima indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 1010 persone residenti in Svizzera dai 18 anni in su, di cui 804 scelte con la procedura «Random Digit Dialing (RDD)» e intervistate telefonicamente, mentre per il 20 per cento si è fatto ricorso a numeri di cellulare secondo l’approccio Dualframe.
La seconda invece, oltre alle persone residenti, sono stati intervistati anche i soci TCS. Su un totale di 1,6 milioni di soci TCS è stato estratto un campione casuale di 10’000 persone, invitate a partecipare a un sondaggio online, con il contributo attivo di 1009 soggetti.
Negli anni successivi alla pandemia di coronavirus c’è stato un boom dei viaggi, che nell’ultimo anno si è affievolito. Il numero di persone che ha dichiarato di aver viaggiato di meno o per niente, è nettamente maggiore al risultato del 2024.
Tuttavia, il fatto che si viaggi di meno non è un dato assoluto. Il numero di persone che si sono recate all’estero per almeno tre giorni è infatti aumentato anche lo scorso anno. Dal minimo raggiunto nel 2021 a causa del coronavirus, questo valore è in costante crescita. Non si riscontra alcuna diminuzione nemmeno per i viaggi in aereo. Lo scorso anno solo il 31 per cento non ha scelto questo mezzo di trasporto, contro il 36 dell’ultimo Barometro dei viaggi.
Le vacanze regalano molte esperienze positive, ma non senza qualche seccatura. Nell’ultimo barometro dei viaggi, il TCS ha chiesto per la prima volta quali fattori abbiano creato disturbo. Nel sondaggio rivolto alla popolazione, il sovraffollamento turistico (detto overtourism) si è posizionato nettamente in cima alla classifica. Anche i tempi di attesa agli sportelli o per strada, al pari dei prezzi elevati, infastidiscono la popolazione svizzera durante i viaggi. I soci del TCS descrivono una situazione simile, anche se la scortesia del personale viene citata come principale motivo di fastidio.
Le condizioni di sicurezza e la sensazione soggettiva di sentirsi al sicuro influenzano fortemente le attività turistiche. Il Barometro dei viaggi mostra che la maggiorparte degli intervistati, pari al 76 per cento, si sente piuttosto o molto sicura quando viaggia all’estero. Il valore è leggermente diminuito lo scorso anno, ma resta comunque superiore rispetto a prima o durante la pandemia di coronavirus.
La sensazione di sicurezza in viaggio dipende da come si viene tutelati in caso di difficoltà. L’aspetto più importante per le persone intervistate è poter contare su sulla possibilità di rientrare nel caso dovesse verificarsi di una crisi. Altrettanto importante è la garanzia di un approvvigionamento di base di generi alimentari, carburante, medicamenti ed energia nonché un trattamento sanitario immediato in caso di malattia. In tali circostanze il Libretto ETI del TCS rappresenta uno strumento di supporto, ad esempio nel caso d’infortunio o malattia all’estero.
Nella scelta del mezzo di trasporto per il prossimo viaggio emerge una differenza tra la popolazione generale e i soci del TCS. Mentre tra la prima si registra una tendenza a utilizzare meno l’auto, il veicolo privato continua a rivestire un ruolo importante per i soci del TCS. In futuro, le persone intervistate tra la popolazione generale intendono puntare maggiormente su autobus e treni notturni come mezzi di trasporto. Tra i soci del TCS, invece, oltre all’auto di proprietà, godono di grande popolarità anche i camper, le vetture a noleggio e l’aereo.
Dalla pandemia di coronavirus, i soggiorni più lunghi all’estero non si concentrano più principalmente nei Paesi limitrofi, ma tornano a coinvolgere nuovamente il resto dell’Europa, con un crescente interesse per i paesi scandinavi. Inoltre, rispetto all’ultimo sondaggio, emerge che aumentano anche i viaggi verso l’Asia e il Nord America. Il sondaggio è stato condotto prima degli annunci di Trump sulla politica doganale. Tuttavia, le prime indicazioni suggeriscono che l’attuale politica statunitense potrebbe avere un impatto piuttosto negativo sulla propensione a viaggiare negli Stati Uniti.
Inoltre, i dati relativi al traffico sul sito web del TCS nel 2024 offrono un quadro dei paesi di destinazione più popolari tra gli utenti. I dieci paesi più cercati sono: 1. Italia, 2. Francia, 3. Regno Unito, 4. Turchia, 5. Stati Uniti, 6. Spagna, 7. Germania, 8. Egitto, 9. Singapore, 10. Grecia. Questa classifica evidenzia una marcata preferenza per le destinazioni europee vicine, con Italia e Francia in cima. Tuttavia, la presenza di mete lontane come Stati Uniti, Egitto e Singapore dimostra che anche i viaggi a lungo raggio continuano a suscitare grande interesse. Sebbene queste ricerche non riflettano necessariamente piani di viaggio concreti, rappresentano un'indicazione significativa degli attuali interessi turistici degli utenti Internet svizzeri.
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