Gli hawaiani sono minacciati da una nube di cenere che potrebbe raggiungere un’altezza di 3'600 metri. Gli scienziati mettono inoltre in guardia dalla possibilità di un’altra eruzione del vulcano Kilauea, ancora più importante. Pure i turisti sono coinvolti.
Gli abitanti sono stati avvertiti martedì (ora locale) della «grave situazione», che rappresenterebbe un pericolo imminente per la loro salute. La nube di cenere, che può raggiungere un’altezza di 3'600 metri, potrebbe causare gravi problemi respiratori, avverte l’autorità della protezione civile. La nuova enorme colonna di fumo è salita dopo che l’eruzione del Kilauea aveva provocato nuove fessure sul terreno della cosiddetta Big Island hawaiana. In tutto si sono formate già 20 fessure, da alcune di esse fuoriesce lava.
Finora sono state distrutte 40 case private ed edifici dalla lava bollente. Centinaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie case. Gli scienziati mettono in guardia da ulteriori crepe e da un’ulteriore eruzione del Kilauea, uno dei vulcani più attivi al mondo. Si sconsiglia di recarsi sull’isola.
Numeri importanti in caso d’emergenza
Ad ogni eruzione del vulcano fuoriescono grandi quantità di gas vulcanici. È soprattutto l’anidride solforosa SO2 che può essere pericolosa per le persone e gli animali che si trovano anche a grande distanza dal punto dell’eruzione. L’anidride solforosa è un gas tossico incolore, irritante per il muco, dall’odore pungente e dal gusto acido. Una concentrazione di anidride solforosa, al di sopra del valore normale, può causare nelle persone mal di testa, nausea e stordimento. In concentrazioni più elevate il gas danneggia fortemente i bronchi e i polmoni.
Secondo lo pneumologo, professor Karl-Christian Bergmann, che sull’argomento ha già rilasciato molte interviste, le ceneri vulcaniche contengono generalmente delle micro particelle cristalline di polvere senza effetto chimico. Se tali particelle sono abbastanza grandi, vengono catturate nelle vie nasali ed eliminate quando ci si soffia il naso. Se esse sono abbastanza piccole, vanno a finire nei bronchi, da cui risalgono tramite micro peluzzi, il cosiddetto epitelio vibrante, per essere espulse o ingerite. Secondo il professor Bergmann, nelle persone la cui attività polmonare è pregiudicata, ciò può provocare irritazioni e scatenare, ad esempio, ulteriori attacchi d’asma.
Chi attualmente si trova alle Hawaii sul territorio colpito e presenta forti sintomi, dovrebbe sottoporsi sul posto, o al più tardi al rientro dalle vacanze, a una visita da uno pneumologo, un allergologo o un pediatra. Chi è affetto da una malattia antecedente (ad es. asma), è generalmente coperto in maniera sufficiente con i medicamenti necessari, come uno spray per l’asma.
Non utilizzate queste informazioni come base assoluta per le decisioni sulla salute. In caso di problemi alla salute consultate il vostro medico o farmacista. Navigare su internet non sostituisce la consultazione medica.
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