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09.06.2025

Viaggiare controcorrente

Il viaggio è di moda. Ovunque vai, c’è già qualcuno. Con un buon tempismo è possibile evitare la folla ed essere nel posto giusto, in un momento diverso.
09 giugno 2025

Testo: Juliane Lutz et Daniel Riesen
Foto: Keystone/Interfoto/TV-Yesterday-Friedrich, Bibliothèque EPFZ, SAS Museum Norway,   

Reisen/Voyages/Viaggi

Un sorriso soddisfatto ci scappa mentre guardiamo fuori dal finestrino dell’auto: sull’altra carreggiata, un’interminabile carovana di veicoli è ferma davanti all’altro ingresso del tunnel. È l’inizio delle vacanze. Ma noi abbiamo strada libera. Con la mente piena di splendidi ricordi e ben riposati. Eravamo lì prima che arrivassero gli altri…
L’esempio è fittizio, ma plausibile. L’arte del viaggiare richiede anche una buona dose di tempismo. E non parliamo della stagione ideale consigliata dai manuali turistici, ma piuttosto del contrario: perché il momento che a prima vista sembra perfetto comporta lo svantaggio di amplificare uno dei fenomeni più caratteristici dei nostri tempi, la concentrazione di persone nei luoghi più belli del mondo (in gergo overtourism, ovvero sovraffollamento turistico). Non importa che sia al Taj Mahal in Uttar Pradesh, alla Sagrada Familia a Barcellona o sul Ponte dei Salti in Val Verzasca: c’è tanta gente che ci si pesta i piedi e ci si dà inevitabilmente sui nervi. Angoli nascosti? Ormai ce ne sono pochissimi, e soprattutto, nell’era digitale, non restano più segreti. Certo, posti davvero esclusivi esistono ancora, ma spesso sono fuori dal mondo, raggiungibili soltanto spendendo somme astronomiche o affrontando grandi fatiche: dunque, non sono per tutti.

Il tempismo fa la differenza
Ma c’è un altro modo per evitare la folla: giocare la carta del tempo. Non sempre è possibile, certo, talvolta gli impegni non permettono di scegliere liberamente il periodo delle vacanze. Eppure vale la pena riflettere sull’idea di viaggiare controcorrente. Il momento perfetto per visitare le coste della Bretagna? In agosto vi è già mezza Francia, quindi meglio di no. Meglio a inizio novembre, quando le raffiche di vento frustano l’oceano nel suo massimo splendore e un bicchiere di Pommeau, dopo una camminata, ha un sapore particolarmente buono. E se il cambio di stagione non ha senso (ad esempio visitare i Paesi tropicali nella stagione delle piogge può avere svantaggi concreti), allora può bastare gestire astutamente la giornata. Alzarsi molto presto è forse il consiglio migliore, anche se per i dormiglioni è poco gradito, soprattutto in ferie. In alternativa, approfittiamo delle ore serali: invece di correre all’aperitivo in albergo, chi viaggia controcorrente uscirà di nuovo per ammirare come gli ultimi raggi del sole si adagiano sui vigneti in Piemonte, tingendoli di arancione.

Pronti a partire

- L’albergo scelto si trova in una zona gradevole? Basta dare un’occhiata a Google Street View per averne la certezza.
- L’offerta più economica in genere non è abbastaza buona. Sulle piattaforme di prenotazione è meglio scegliere la seconda camera più economica, per evitare rumori, vicinanza agli ascensori e altri inconvenienti.
- Se possibile, selezionare l’opzione «viaggio d’affari» e chiedere nel campo «commenti» se è possibile soggiornare in una camera più tranquilla, ad esempio ai piani superiori dell’edificio. Gli hotel spesso soddisfano le richieste di chi viaggia per affari.
- Iscriversi ai programmi frequent flyer delle grandi catene alberghiere. Può aiutare ad ottenere upgrade e altri vantaggi.
- Pianificare all’inizio delle vacanze le cose da vedere e da fare così da avere giorni di riserva in caso di contrattempi.
- Scansionare tutti i documenti di viaggio (biglietti aerei, prenotazioni alberghiere ecc.) e la prima pagina del foglietto informativo dei farmaci necessari e salvarli sul telefonino o tablet per avere tutto a portata di mano.
- Prima della partenza, controllare di nuovo le coperture dell’assicurazione sanitaria per l’estero.
- Se solo la madre o il padre viaggia all’estero con uno o più figli, è indispensabile portare con sé una dichiarazione di consenso (autorizzazione di viaggio) del genitore che rimane a casa.
- Chi si reca nel Regno Unito ha bisogno di un’autorizzazione di viaggio elettronica (ETA).
- Chi viaggia con oggetti di valore dovrebbe portare con sé un Pac-safe-Travelsafe. È un sacco in materiale praticamente indistruttibile e chiudibile con un lucchetto (da attaccare poi a un mobile fisso in camera).
- Informarsi sulle truffe più comuni nel luogo di destinazione per non cadere in trappola.

Paese che vai, regole che trovi

Reisen/Voyages/Viaggi

Soprattutto per i viaggi in Europa, l’auto privata, la moto o la bicicletta offrono una flessibilità impareggiabile. Da un lato. Dall’altro, è necessario pensare alle condizioni del veicolo e alle normative vigenti nei diversi Paesi.
Se si pianifica un viaggio lungo in auto, il buono stato del mezzo e l’equipaggiamento adeguato sono in cima alla lista delle cose da fare. È consigliabile effettuare un rapido controllo: verificare se l’adesivo «CH» è ancora ben visibile, se a bordo ci sono i gilet riflettenti, il kit di primo soccorso e il triangolo d’emergenza. Questo vale per ogni viaggio all’estero. Inoltre, esistono particolarità specifiche per ogni Paese. Ad esempio, in caso di guasto in Spagna, i triangoli d’emergenza sono considerati problematici. Dall’inizio del 2026, per i residenti sarà obbligatorio aver con sé una luce di emergenza V16: una luce rotante da posizionare sul tetto in caso di panne. Per i veicoli non immatricolati in Spagna tale obbligo non si applicherà, ma l’uso della luce rotante è raccomandato (e non costa una fortuna).

Restrizioni per i vecchi «inquinatori»
Va tenuto presente che la Svizzera rappresenta un’eccezione per quanto riguarda le restrizioni di accesso (nel nostro Paese, infatti, sono quasi inesistenti). In molti Paesi europei, invece, le limitazioni per i veicoli, in particolare in base a età e tipo di motorizzazione, sono molto diffuse. In Germania esistono 37 «zone ambientali»; in tante città francesi è obbligatorio esporre la vignetta «Crit’Air»; in Italia occorre prestare attenzione alle «zone a traffico limitato» (ZTL), e così via. Molte di queste aree sono sorvegliate da telecamere: quindi non bisogna sperare di farla franca. Chi viaggia con veicoli diesel più vecchi, immatricolati prima del 2006 (norma Euro 3 o precedente), ha poche possibilità di accesso. Si tratta di una vera e propria giungla normativa, con regole diverse da Paese a Paese e persino da città a città.
Un’ultima nota sulla prudenza nel traffico stradale: la distanza minima di sorpasso rispetto ai ciclisti, che in Svizzera è solo raccomandata, è invece obbligatoria in molti altri Paesi.

Multe salate per moto rumorose
In Austria, percorrere alcune famose strade di montagna comporta costi aggiuntivi, e questo «pedaggio panoramico» non è affatto economico. Particolarmente salate le tariffe per la Grossglock-ner-Hochalpenstrasse: un biglietto giornaliero costa 35 euro, addirittura 45 euro per le auto (a combustione). Su sei tratti stradali nel distretto di Reutte, nel Land austriaco del Tirolo, dal 15 aprile al 31 ottobre vige invece un divieto di circolazione per le moto con rumore (scarico omologato) superiore a 95 dB(A), valore che, nel resto d’Europa, è comunque legale. Le multe possono arrivare fino a 220 euro.
In Germania esistono divieti di circolazione specifici per moto su alcune strade molto frequentate dai motociclisti, di solito limitati ai fine settimana e ai giorni festivi. Un esempio è la Schauinslandstrasse nella vicina Foresta Nera. In alcuni casi, sono persino in vigore limiti di velocità specifici per le moto!

Da mettere in valigia

- Invece dei prodotti per l’igiene personale in contenitori di plastica, portare shampoo ecc. in forma solida. Non occupano molto posto e sono leggeri. Inoltre, una saponetta tra i vestiti profuma la valigia.
- Viaggiando in coppia, è meglio preparare valigie con contenuti misti. Se un bagaglio va perso, si ha comunque qualche capo di abbigliamento a disposizione.
- Sempre utili: una borsa capiente in materiale resistente ma leggero (ad es. per la spesa), diversi sacchetti di plastica (per la biancheria sporca, i costumi da bagno) e sacchetti per il freezer.
- Una ciabatta è utile per ricaricare contemporaneamente più dispositivi elettronici.
- Oltre al cavo USB-C, portare sempre anche un cavo USB-A, ancora in uso in numerosi Paesi e su certi aerei. Se necessario in molte destinazioni turistiche è possibile ricaricare il telefonino pure con la presa USB della TV.
- Con i post-it è possibile coprire la fastidiosa luce della sveglia della camera d’albergo e contrassegnare i cassetti/armadi in cui sono riposti i vestiti, per non dimenticare nulla al momento del check out.
- Acquistare una eSIM per evitare costose tariffe di roaming. Sull’app Airalo, ad esempio, è possibile trovare eSIM per oltre 200 Paesi e regioni.
- Per evitare problemi di comunicazione durante il viaggio, scaricare Google Translate, per poter avere così le parole giuste anche essendo offline.
- Per i viaggi in Europa, ricordarsi di portare contanti e monete, ad esempio per gli acquisti nei negozietti di paese o per i vari pedaggi.
- Fotografare la valigia prima della partenza. In caso di smarrimento o danneggiamento, sarà più facile ritrovarla o dimostrare che il danno è effettivamente avvenuto durante il volo.

In treno con i bambini

Reisen/Voyages/Viaggi

Scompartimenti familiari spaziosi, intrattenimento, menu e prezzi speciali: «Touring» ha esaminato ciò che le aziende ferroviarie di Germania, Francia, Italia e Austria offrono ai giovani passeggeri.
I treni della Deutsche Bahn sono spesso in ritardo, ma a bordo i bambini sono dei piccoli re. A cominciare dai prezzi. Sotto i sei anni viaggiano gratuitamente su tutti i treni tedeschi. E se sono accompagnati da una persona che ha più di 15 anni, i bambini viaggiano gratis fino a 14 anni anche sui treni a lunga percorrenza. Basta specificarlo al momento della prenotazione. Altrettanto generose sono le ferrovie federali austriache (ÖBB). Anche lì i bimbi fino a 6 anni non pagano niente. Con l’offerta denominata «Sparschiene», valevole sulle tratte più lunghe di 150 km, gli adulti possono portare con sé gratuitamente addirittura 4 bambini (fino a 15 anni), se prenotano in anticipo un determinato treno a partire da 9,90 euro. In Francia, i passeggeri fino a 4 anni non pagano sui TGV Inoui – che oggi costituiscono il 70% dei treni ad alta velocità e a lunga percorrenza – ma senza diritto a un posto a sedere. Con la tariffa «Loisir» i bambini fino ai 12 anni viaggiano a metà prezzo. Se i genitori hanno la carta «Avantage», hanno addirittura il 60% di sconto per 3 bambini fino a 11 anni. Anche in Italia i piccoli fino a 4 anni di età viaggiano gratis e senza un posto fisso. Ma nel Paese considerato amico dei bambini, ci sono ovviamente offerte per le famiglie come «Bimbi gratis» (da 2 a 5 persone), con cui i ragazzi accompagnati fino a 15 anni non pagano niente sui treni Intercity. E gli adulti beneficiano di uno sconto del 40%. Con il biglietto risparmio «Freccia Family», papà e mamma pagano la metà su tutte le Frecce.

Cinema per bambini sulle ÖBB
Sui treni Frecciarossa e Frecciargento c’è l’intrattenimento con film di animazione computerizzata tramite il portale speciale «FRECCIAPlay». E da qualche tempo anche gli Intercity e gli Eurocity italiani sono dotati di aree allestite appositamente per i bambini. In Francia e in Austria, sui TGV Inoui e sui treni delle ÖBB Railjet, Nightjet e Cityjet i piccoli hanno accesso a film, giochi, fumetti, programmi audio e altro tramite i portali di bordo. Gentili, gli austriaci offrono addirittura un mini cinema su rotaie per bambini.

Animatori sui treni DB
Nei ristoranti dei treni a lunga percorrenza delle ÖBB ci sono anche piatti speciali corredati da un quaderno da colorare e matite. Nei ristoranti degli ICE della tedesca DB i menu per bambini vengono serviti in scatole variopinte e con dei giocattoli. Se c’è tempo, i collaboratori riscaldano anche il cibo dei bebé. Sui treni ICE l’intrattenimento va oltre l’area per bambini: i controllori distribuiscono biglietti giocattolo, in cambio dei quali si riceve un regalo nel bistrò di bordo. Sui treni ci sono riviste per bambini sia in formato digitale che cartaceo. E la domenica, gli animatori della DB intrattengono i bambini nei treni ICE sulle tratte più frequentate, ad esempio con giochi di prestigio.
Affinché le famiglie possano viaggiare in tutta tranquillità e i piccoli possano gattonare, i treni veloci sono dotati di spaziosi scompartimenti per bambini e di aree per famiglie prenotabili. I treni Railjet delle ÖBB circolano con ampi settori per le famiglie con giochi da tavolo (2a classe), in cui i pargoletti possano fare chiasso senza che gli altri passeggeri si sentano disturbati. Anche su molti treni Eurocity e Intercity sono predisposte aree per bimbi piccoli e dove le mamme possono allattare protette da sguardi indiscreti. Nella seconda classe dei TGV Inoui, i genitori con neonati trovano un angolo con fasciatoi che vengono puliti con particolare frequenza. Inoltre gli «Espaces Famille» sono ideati per più famiglie che non si arrabbiano se i bambini si mettono a correre e si divertono.

Le informazioni sulle offerte riportate nell’articolo non hanno alcuna pretesa di esaustività.

Viaggiare in sicurezza

- Tenere separati gli oggetti di valore: non mettere i documenti d’identità/passaporto e carte di credito nello stesso portafoglio, ma in posti diversi (beauty case, custodia degli occhiali ecc.).
- Rendere gli zaini a prova di furto. Riempire un portafoglio di poco valore con carte scadute e un po’ di denaro e metterlo nella tasca esterna dello zaino o nella tasca posteriore dei pantaloni per depistare gli scippatori.
- I ladri non amano cercare a lungo, quindi nascondere gli oggetti di valore nello zaino e nella borsa da viaggio in posti insoliti, ad esempio nella scatoletta delle pillole o fra la biancheria intima già indossata.
- Applicare del nastro adesivo sui telefonini e sui laptop. Sembreranno rotti e vecchi, scoraggiando i malintenzionati.
- Fissare più bagagli assieme tra di loro con dei moschettoni. I ladri non potranno rubare tutti i bagagli in una volta sola.

TCS Libretto ETI

Vacanze estive spensierate

Ogni anno, il TCS aiuta circa 63 000 viaggiatori in situazioni d’emergenza, che si tratti di un’ospedalizzazione alle Azzorre, di un incendio boschivo a Rodi o di un guasto all’auto nel centro di Roma. Quello che molti non sanno è che il Libretto ETI del TCS aiuta anche in Svizzera, ad esempio per il rimborso di biglietti o l’assunzione delle spese di annullamento, anche per viaggi già prenotati.

Per saperne più

In forma anche dopo tredici ore

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I voli a medio raggio non sono un problema, ma molti soffrono se il viaggio dura più di otto ore. Abbiamo chiesto a Michael Allerstorfer, gestore del portale «besserfliegen. com», come si affrontano al meglio i voli lunghi.

Signor Allerstorfer, quali sono i posti migliori per un viaggio sereno?
Quelli davanti. Non è senza ragione che le compagnie aeree posizionano la prima classe e la business nella parte anteriore degli aerei. Per volare tranquilli in classe economica, è consigliato assicurarsi un posto nelle prime cinque file.

E dove dovrebbero sedersi le persone a cui non piace volare o che hanno paura?
Al centro vicino alle ali. Qui i movimenti rotatori, come quelli durante le turbolenze, sono minori.

Vale davvero la pena pagare il supplemento talvolta elevato per la Premium Economy?
Lì c’è più spazio, e a volte i posti centrali restano vuoti. A seconda della compagnia, anche il cibo è migliore. Per chi è alto di statura, sei centimetri in più di spazio per le gambe sono essenziali in un volo lungo e quindi paga volentieri 500 franchi o euro in più. Per molti un altro motivo per prenotare la Premium Economy è il Wi-Fi gratuito. Dipende sempre da cosa è importante per ognuno.

Ha qualche consiglio per affrontare meglio un lungo volo?
Essere riposati e arrivare in orario all’aeroporto, onde evitare lo stress. Chi è stressato, non si sente a proprio agio e inizia male la vacanza.

E allora come si sopravvive al meglio a un volo di otto o più ore?
Nei numerosi colloqui che ho avuto con viaggiatori frequenti e persone attive nel settore dell’aviazione, ho sempre sentito dire che è importante farsi un programma. Non affidarsi unicamente all’intrattenimento di bordo, ma pensare in anticipo a come tenersi occupati e portare con sé e scaricare tutto il necessario. Ad esempio, prevedere di leggere i giornali per tre ore, poi un libro e guardare una serie tv durante il resto del volo. Per evitare che i dialoghi si perdano nel rumore di sottofondo della cabina, si portino delle cuffie insonorizzate o dei buoni auricolari.

Come restare in forma tra le nuvole?
Per prevenire la disidratazione ed eventuali mal di testa dovuti all’aria più rarefatta, si dovrebbe bere regolarmente. È bene comprare dell’acqua dopo i controlli di sicurezza e portarla a bordo. Ma senza esagerare, altrimenti bisogna andare continuamente in bagno. Io evito l’alcool perché ha un effetto più forte a causa dell’aria rarefatta e può provocare pure mal di testa. Al giorno d’oggi l’offerta di spuntini sulla maggior parte delle compagnie è piuttosto limitata, dunque è meglio portare con sé degli snack preferiti. A un certo punto la fame torna. Inoltre sui voli lunghi tutti dovrebbero muoversi regolarmente: alzarsi ogni ora, camminare, stirarsi… Questo vale anche per i giovani, perché la trombosi può sopraggiungere ad ogni età. E indossare indumenti comodi, che non stringano.

Quali sono i posti più sicuri qualora dovesse accadere qualcosa?
In teoria nella parte posteriore, perché la coda è l’ultima a impattare. Negli anni ’80 sono successi numerosi incidenti in cui gli aeroplani sono usciti dalla pista d’atterraggio e in quei casi gli ultimi posti si sono rivelati i più sicuri. Ma oggi tali incidenti sono quasi scomparsi grazie al miglioramento della tecnica, della manutenzione e della formazione dei piloti. Quindi oggi il discorso circa i posti in coda è diventato obsoleto. Io quando volo non scelgo mai il sedile pensando alle probabilità di sopravvivenza in caso di incidente.

Volare spensierati

- Prima di un volo a lungo raggio è fondamentale studiare la disposizione dei posti a sedere per evitare, ad esempio, di ritrovarsi davanti a una parete dove è difficile poi reclinare lo schienale.
- Più spazio in aereo: chi viaggia in coppia dovrebbe prenotare un posto vicino al finestrino e uno vicino al corridoio. Se il volo non è al completo, i posti centrali rimangono spesso liberi.
- Portate con voi una bottiglia riutilizzabile invece di acquistare acqua minerale a prezzi esorbitanti in aeroporto. Dopo i controlli di sicurezza potrete così riempirla subito.
- Rimanete puliti: durante il volo aprite sempre le lattine di bevande, i contenitori di panna per caffè e le salse per insalata in modo che il liquido schizzi verso lo schienale del passeggero davanti a voi e non sui vostri indumenti.
- Se il volo viene cancellato o si verificano altre difficoltà, mettetevi in fila davanti al banco della compagnia aerea e cercate contemporaneamente di contattare la compagnia per telefono o e-mail, preferibilmente tramite la piattaforma X, perché lì di solito rispondono rapidamente.
- All’aeroporto mettetevi sempre nelle file in cui si mette chi viaggia per affari. Viaggiano molto e sono quindi veloci.
- In caso di lunghe soste negli aeroporti, approfittate delle tariffe giornaliere convenienti per riposarvi in hotel, fare una doccia, ecc. Il sito Dayuse è disponibile in molti Paesi e mostra dove è possibile farlo.
- Se alla destinazione dovete passare attraverso un controllo immigrazione, recatevi subito lì, altrimenti rischiate di ritrovarvi in fondo a una lunga fila.
- Invece di aspettare in fila per un taxi all’arrivo in aeroporto, recatevi al terminal delle partenze, dove arrivano taxi in continuazione.

Tanti cari saluti, ma non un altro selfie

Reisen/Voyages/Viaggi

Quando è stata l’ultima volta che avete mandato o ricevuto una cartolina postale? Chi spedisce cartoline postali dalle vacanze sorprenderà chi è rimasto a casa.

È vero, scrivere cartoline poteva diventare un compito poco amato durante una pigra giornata in spiaggia. Amici e parenti si aspettavano che gli scrivessimo qualche riga spiritosa, ma per quanto ci impegnassimo proprio non ci veniva in mente più del solito Cari saluti da… Oggi è tutto molto più semplice! Un selfie davanti a uno sfondo suggestivo, inviato nei canali digitali preferiti, un’emoji sorridente ed ecco fatto il saluto da lontano. Apparentemente molto personale, ma nell’attuale diluvio di immagini resta qualcosa di anonimo e dozzinale.

Un piccolo gesto che vale
Perché dunque non tornare alla cartolina? Nostalgia per i più grandi, vintage per i più giovani… Certo, ci sono degli svantaggi pratici: procurarsi la cartolina, e anche il francobollo adatto, richiede un po’ più di fatica. Ma non è forse proprio questo piccolo sforzo in più a dare valore al saluto dalle vacanze? Il fattore tempo è centrale: le cartoline è meglio spedirle all’inizio delle ferie, altrimenti il saluto da lontano potrebbe arrivare quando si è già ritornati. E poi occorre coltivare la lentezza. Descrivere un evento o un’emozione in poche parole ben meditate è un’arte a sé. Una sedia e un tavolo con vista, una bevanda, il vecchio librettino degli indirizzi a portata di mano… Non serve sempre una battuta scherzosa. Se si è dell’umore giusto, anche la malinconia ha la sua ragione di esistere. Dopotutto, la gamma delle emozioni umane è molto più sfaccettata rispetto a quella dei selfie sorridenti. Ma se oggi la cartolina può sembrarci un messaggio dal passato, un tempo era moderna: nacque infatti nella seconda metà del 19° secolo come forma breve della lettera. E proprio quest’ultima, oggi, rappresenterebbe la forma più raffinata di saluto dalle ferie. Che splendida idea, ad esempio durante una lunga traversata in nave, dedicarsi a scrivere a mano i propri pensieri a una persona speciale.

La cartolina digitale
Chi trova antiquato sfogliare la rubrica degli indirizzi e incollare francobolli, può scegliere una via di mezzo tra modernità e nostalgia: la cartolina spedita in formato elettronico. Con parole proprie, scelte con cura, anche se non scritte a mano, e foto personali. Niente più ricerca di francobolli, ma il messaggio inviato arriverà comunque nella «cassetta» della posta.

Una volta arrivati

- Negli appartamenti di vacanza e negli alberghi controllare immediatamente se le porte d’ingresso, quelle delle terrazze, delle camere e delle casseforti sono chiudibili a chiave.
- Usare sempre tutte le misure di sicurezza presenti sul posto, ad es. le catenelle alle porte degli hotel. Sono installate apposta.
- Chi desidera spostarsi senza auto a noleggio, scarichi a casa o al più tardi in albergo l’app del servizio di ride sharing più popolare nel Paese (ad es. Uber/Lyft negli Stati Uniti o Grab/Bolt in Thailandia). Spesso sono previsti sconti per i nuovi clienti.
- I bancomat offrono spesso il miglior tasso di cambio. Per chi viaggia molto, conviene avere una carta di credito senza commissioni per l’estero.
- Se durante il viaggio non c’è una rete Wi-Fi gratuita, consultare Foursquare. Qui i viaggiatori condividono le loro password dei vari luoghi. Ma fate attenzione ai dati sensibili.
- Durante i lunghi viaggi in bus o in treno, scegliere un posto all’ombra, altrimenti nei Paesi caldi potreste soffrire l’afa.
- Fotografare l’auto a noleggio prima di partire, così in caso di emergenza si ritrova il parcheggio con la funzione di geotagging della fotocamera del telefonino. È utile pure per ricordare negozi, caffè o luoghi fotogenici.
- Scelta di un ristorante? Una rapida ricerca su Google Maps dirà se è consigliato.
- Fotografie perfette? Pulire spesso l’obiettivo della fotocamera del telefonino con un panno per occhiali.

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