Un lettore attento del «Touring» dubita che le auto a batteria che reimmettono in rete l’energia inutilizzata possano risolvere il nodo dello stoccaggio di elettricità come descritto nel nostro dossier sulle energie rinnovabili nell’edizione di febbraio. Martin Bolliger, esperto di mobilità elettrica e a capo della Consulenza mobilità del TCS, spiega perché la ricarica bidirezionale non deve rimanere un prodotto di nicchia.
Jürg Zuber, lettore della rivista Touring, ci scrive a proposito dell’articolo «L’auto, serbatoio di elettricità» apparso nel numero 2/2022:
«Sono poche le persone che posseggono una casa e molti lavorano fuori durante il giorno. Perciò in genere l’auto non è collegata alla stazione di ricarica domestica. L’accumulatore stazionario è un prodotto di nicchia e non potrà risolvere il problema dell’immagazzinamento dell’energia elettrica».
(Lettera pubblicata nella rubrica Forum dell’ultimo «Touring»)
Il TCS risponde: «Grazie del Suo feedback all’articolo del ‹Touring›. Il TCS è sempre lieto di ricevere riscontri da parte di lettori critici! In via di principio la ricarica bidirezionale è possibile da e verso tutti i punti di connessione, sia al domicilio, al lavoro, facendo la spesa o in un parcheggio pubblico. Siccome i veicoli (compresi quelli elettrici) sono fermi in media 23 ore al giorno, il loro pacco batteria offre un enorme potenziale da sfruttare per alimentare la rete elettrica (Vehicle to Grid, V2G). Fungono così da accumulatori di energia e permettono di alleggerire il carico sulla rete elettrica, fornendo riserve di potenza normalmente provenienti da centrali idroelettriche flessibili o da altri impianti. Ecco perché è importante promuovere la partecipazione al servizio. Più numerose le auto disponibili in una zona, tanto maggiore l’unità di accumulo di energia che vengono a formare. Pertanto la ricarica bidirezionale non deve rimanere un prodotto di nicchia». Ne sono d’altronde convinti i vertici Volkswagen che recentemente ha annunciato un programma di sviluppo integrante la tecnologia V2G per i nuovi modelli full electric prodotte dal Gruppo." Martin Bolliger, rresponsabile Consulenza mobilità del TCS
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