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08.05.2019

I soci del TCS che pedalano per gli anziani

Soci TCS ultracinquantenni e in forma fisica aiutano le persone anziane a smaltire oggetti da riciclare nell’ambito del progetto «muoviamoci».
08 maggio 2019

Il sole attira tutti all’aria aperta. E chiunque deve rimanere all’interno per qualsivoglia ragione, guarda fuori con nostalgia. Tuttavia fra i sette partecipanti che questo sabato mattina sono seduti nell’aula di seminario del Centro tecnico del TCS a Ittigen, l’atmosfera è delle migliori.

Il progetto «Pedalatori TCS»

I sei uomini e la donna si sono annunciati volontari per l’esperimento del Pedalatore TCS: soci del club ultracinquantenni in buona forma fisica, che amano andare in bicicletta, portano in discarica la carta usata, le bottiglie vuote o perfino i rifiuti ingombranti, per conto di persone anziane con una mobilità limitata. Come mezzo di trasporto si servono di biciclette da carico con motore elettrico.

Avviato lo scorso mese di settembre a Berna, l’esperimento è condotto dall’Accademia della mobilità, una filiale del TCS. Esso fa parte dell’iniziativa «muoviamoci» e si tratta di saperne di più sulle esigenze di mobilità della generazione 50+.

I sette sono arrivati a Ittigen per farsi istruire come pedalatori TCS durante un corso gratuito di mezza giornata. All’inizio della formazione c’è una parte teorica, siccome le e-bike hanno alcune differenze rispetto alle normali biciclette.

Cargo e-bike e biciclette non sono uguali

  • Secondo le norme dell’Ufficio federale delle strade (Ustra), le e-bike «lente» con pedalata assistita fino a 25 km/h sono equiparate alle biciclette, mentre le e-bike veloci con una pedalata assistita fino a 45 km/h sono considerate dei motocicli. Ad esempio, nel caso di un divieto di circolazione per automobili, motocicli e ciclomotori, il conducente di una e-bike veloce non può immettersi su quella strada (a meno che il motore non sia spento), mentre può farlo un pedalatore del TCS perché le bici elettriche impiegate nel progetto fanno parte della categoria lenta.
  • Anche la distanza di frenata è nettamente maggiore. Per chi circola su una bicicletta normale ad una velocità di 15 km/h, la distanza di arresto si attesta attorno ai 10,1 metri. Invece, su un’e-bike che va a 25 km/h bisogna calcolare una distanza di arresto di 18,8 metri. Essa aumenta ancora se la carreggiata è bagnata o se la cargo e-bike è carica.
Pédaleurs TCS

Formazione pratica

Dopo il blocco di teoria, Christina Haas, responsabile del progetto «muoviamoci», spiega velocemente le diverse modalità di guida delle bici della marca Riese & Müller e poi si parte. Dapprima i pedalatori si aggirano ancora un po’ tra gli edifici del centro tecnico del club, esercitandosi a frenare e ad affrontare le curve. Poi si cimentano nel percorso di slalom approntato dagli istruttori del traffico Hans Wüthrich e Kornel Fahrni e quindi nella rotonda dove provano una svolta e l’uscita. Infine ricevono dei sacchi con 20 o 25 chili sul loro pianale di carico, per simulare il carico visto che in futuro dovranno trasportare merci da riciclare.

Pédaleurs TCS - cours pratique

Dopo che tutti hanno acquisito familiarità con il carico, Wüthrich e Fahrni suddividono i partecipanti al corso in due gruppi e si immettono sulla strada. All’inizio vanno su e giù da un ponte, provano alcune manovre di svolta e cercano il modo migliore per affrontare una salita. E ovviamente ci si esercita a guidare in una rotonda.

Gli istruttori pedalano davanti e i neofiti li seguono, uno in fila all’altro: guidano come hanno appena imparato, prima della rotatoria si posizionano al centro della corsia, danno la precedenza ai veicoli che sopraggiungono da sinistra, attraversano la rotonda stando al centro della corsia e segnalano con il braccio quando la abbandonano, esattamente come fanno gli automobilisti mettendo la freccia. La manovra viene provata diverse volte, finché tutti si sentono sicuri.

Maglietta gialla come distintivo

Quando i due gruppi si ritrovano davanti al centro tecnico di Ittigen, sono tutti d’accordo che, benché sia lunga circa 2,35 metri, la bicicletta elettrica da carico è sorprendente semplice da guidare. E a giudicare dalle espressioni dei volti, è anche molto divertente.

Per finire, Christina Haas spiega come funziona lo smistamento degli incarichi. Non appena arriva la richiesta d’aiuto per lo smaltimento di merce da riciclare, lei invia una mail a tutti i partecipanti chiedendo chi ha tempo. Come regalo di congedo i volontari ricevono una maglietta polo nell’inconfondibile giallo TCS. Sulla schiena c’è la scritta «muoviamoci». La maglietta sarà così anche il segno di riconoscimento dei pedalatori, quando suoneranno alla porta delle persone che essi intendono aiutare nell’ambito di questo progetto.

L'impegno dei Pedalatori TCS

Susanne Seiler-Baur

Susanne Seiler-Baur, 59 anni, di Schliern (BE): «Ho smesso di lavorare da poco e cerco nuove cose cui dedicarmi. Posso immaginarmi di essere in servizio ogni due settimane», dice la donna sportiva.

Beat Zaugg si rallegra fin d’ora del suo primo intervento. Dal giorno del suo pensionamento il 70enne, che sembra molto più giovane, è impegnato nel sociale. «Siccome però mi piace sempre pure divertirmi quando faccio qualcosa, questo progetto entusiasmante è proprio quel che fa per me».

TESTO Juliane Lutz | FOTO Emanuel Freudiger 

Iniziativa «Muoviamoci»
Telefono 058 827 34 09

Informazioni

Gli anziani, il cui centro di smaltimento è troppo lontano o che, in generale, fanno troppa fatica a portare via perché pesanti o ingombranti le bottiglie vuote, la carta usata o ancora i vari rifiuti d’alluminio, ora possono prenotare un pedalatore del  TCS. Gratuitamente.

Si tratta di volontari, che nell’ambito del progetto «muoviamoci» del TCS aiutano le persone anziane a trasportare al sito di  smaltimento la merce da riciclare o anche oggetti di varia taglia che non vengono più usati. I Pedalatori possono essere prenotati per e-mail oppure telefono: info@muoviamoci.ch, tel. 058 827 34 09.

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