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02.09.2025

La piccola Parigi sul Danubio

I viennesi lo amano, i turisti lo conoscono appena: stiamo parlando dello storico quartiere dei Serviti dal tocco molto francese.

Testo e foto Juliane Lutz

Kir, croque monsieur e molte altre cose buone
vengono servite al Café & Bistro La Mercerie,
nella Berggasse 25 nel quartiere dei Serviti.
Il Museo Sigmund Freud è proprio dietro l’angolo.

Una signora chiede in francese la limonata La Mortuacienne. Gerald König le mostra dove si trovano le bottiglie del produttore di bevande Rième di Morteau. L’azienda, fondata nel 1921, descrive il suo prodotto pregiato come «Reine des Limonades», niente meno che la regina delle limonate. Da König si acquistano pure le Crêpes Dentelles Gavottes, il gin G’Vine Nouaison e ostriche di Parigi. Il viennese, che ha lavorato a lungo per un’azienda francese, gestisce un negozio di alta gastronomia (che porta il suo nome) nel quartiere dei Serviti, dove si sente spesso parlare francese. Il quartiere del 9° distretto è noto anche come piccola Parigi. Quando nel 1946 fu aperto il Lycée Français in Liechtensteinstrasse, molti francesi che vivevano a Vienna si trasferirono nel quartiere con i suoi magnifici edifici, la maggior parte dei quali risalenti all’Ottocento. Gerald König ha frequentato lo stesso istituto privato di Lucas Wagner, il quale gestisce il negozio di oggettistica Werkhaus della madre di origini francesi, in Servitengasse 8. Di fronte al Lycée, Anne Morel, di Nantes, è specializzata in scarpe eleganti che vende nella sua boutique Le Mag. La voglia di Francia può essere soddisfatta da La Mercerie, nella Berggasse 25. Eclair, croque monsieur e kir sono nel menu di questa vecchia merceria. La tarte au citron più bella (e più buona) della città si trova però da Crème de la Crème di Julia Kilarski, in Lange Gasse 76. Anche se la sua pasticceria è appena fuori dal quartiere, quando si visita la laureata in legge, che alla fine ha preferito lavorare con i dolci, si ha la sensazione di essere nel quartiere del Marais o nel 5° arrondissement di Parigi.
Situato in posizione centrale, vicino alla Chiesa Votiva, ma lontano dalla folla dei turisti, il quartiere sul Canale del Danubio piace soprattutto ai viennesi. Il nome in tedesco Servitenviertel proviene dal monastero fondato dall’ordine cattolico dei Serviti nel 1639. Il fulcro è la loro chiesa in stile barocco, il cui sagrato ombreggiato da alberi è oggi un luogo d’incontro popolare fra gli abitanti del quartiere.

Il quartiere di Freud e dei letterati

Wien
La Strudlhofstiege, inaugurata nel 1910, è probabilmente la scala più bella di tutta la città. È stata anche immortalata nella letteratura mondiale.

Grazie alla vicinanza con l’università, intellettuali, professori e medici hanno sempre vissuto tra Währinger Strasse, Schottenring e Rossauer Lände. Uno dei più famosi fu Sigmund Freud, che esercitò e visse nella Berggasse 19 dal 1891 fino alla sua espulsione imposta dal regime nazista nel 1938. Al padre della psicoanalisi è dedicato un museo. Lo scrittore e drammaturgo Stefan Zweig ha frequentato il liceo della Wasagasse e narra la vita del quartiere ne «Il mondo di ieri». Lo scrittore Heimito von Doderer ha immortalato la magnifica scalinata di Vienna, costruita nel 1910 in stile Art Nouveau, nel suo romanzo «La scalinata» («Die Strudlhofstiege»). Merita una
visita anche il parco annesso al Palazzo della Villa Liechtenstein, completato intorno al 1700. La collezione principesca di capolavori di Rubens, Rembrandt e Raffaello può essere ammirata nell’ambito di visite guidate.
I viennesi vengono qui per fare una passeggiata e mangiare un boccone, in uno dei numerosi ristoranti rinomati: dall’antico locale viennese Rebhuhn al ritrovo hipster Plain. I Buchtel, dolcetti di pasta lievitata ripieni di marmellata, o la carbonara con anguilla: nel mini-ristorante Pramerl & the Wolf, l’ex consulente aziendale Wolfgang Zankl-Sertl la sera crea fantastici menu a sorpresa. La carta dei vini giustifica da sola una visita. Anche i giovani sommelier Matthias Pitra e Steve Breitzke, con il loro wine bar MAST, alzano l’asticella della qualità in fatto di vini biologici e moderna cucina da bistrot. Questi due indirizzi sono un must per i buongustai che si avventurano nel quartiere dei Serviti.

Dove pernottare
Hotel The Harmonie, Harmoniegasse 5–7, chi ci ha soggiornato una volta, non vorrà più andare altrove
Dove mangiare
Pramerl & the Wolf, Pramergasse 21/1
The MAST Winebar, Porzellangasse 53

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