Oltre 25mila gli interventi previsti all’anno per la neo costituita TCS Swiss Ambulance Rescue, che diventa il maggior operatore privato nel settore dei soccorsi di emergenza e dei trasporti sanitari in Svizzera.
La nuova impresa, controllata dal TCS, è attiva nei cantoni di Ginevra, Vaud, Zugo, Argovia e Zurigo.
L’annuncio è del marzo 2022. Già un anno prima il TCS poneva le basi per lanciare la più grande rete privata di soccorsi d’emergenza e trasporti sanitari su scala nazionale rilevando il pacchetto di maggioranza della Swiss Ambulance Rescue Genève dalla Aevis Victoria. Esattamente un anno dopo l’acquisizione simultanea di Krankentransport Alpha Medic AG e Unité de Secours Régional SA dà vita ad un grande gruppo con presidi nella Svizzera tedesca e francese. Tutti gli effettivi continueranno ad operare mantenendo le attuali funzioni e anche il management delle affiliate rimarrà immutato.
Con i suoi 162 collaboratori, 38 veicoli, 10 basi logistiche e 25 200 interventi all’anno, la TCS Swiss Ambulance Rescue si afferma d’un colpo come operatore leader nei soccorsi d’emergenza e trasporti sanitari privati in Svizzera. Con questo passo, forse inatteso ma non del tutto sorprendente, il maggiore club della mobilità e i suoi partner toccano un’ulteriore pietra miliare, coerente con la propria vocazione e tradizione. Il TCS si concentra così su ciò che sa fare meglio, fedele alla missione che ha scolpita nel DNA e che impronta da sempre il suo agire: assistere persone bisognose di aiuto.
Quale organizzazione senza scopo di lucro, il Touring Club Svizzero opera da ben oltre 60 anni nel ramo medico; nello specifico attraverso il TCS Libretto ETI fornisce consulenze ed organizza rimpatri sanitari per i titolari e i famigliari assicurati. Recentemente ha avviato il portale d’informazione online TCS MyMed che risponde in modo neutrale a tutte le questioni concernenti la salute. Nel 2019, il TCS ha pure promosso la prima cattedra di telemedicina d’emergenza in collaborazione con l’Università di Berna e l’Inselspital di Berna.
«Il TCS condivide con Aevis Victoria l’ambizione di consolidare sul lungo termine un settore frammentato e di offrire una prestazione di alta qualità nel campo dei soccorsi d’emergenza e del trasporto sanitario a livello nazionale» commenta soddisfatto Jürg Wittwer, direttore generale del TCS. Aevis Victoria investe nei servizi alle persone e nelle infrastrutture. I suoi investimenti nel settore medico comprendono, oltre a TCS Swiss Ambulance Rescue, pure Swiss Medical Network, una rete di cliniche e centri medici privati distribuita in tutta la Svizzera.
Anche per Antoine Hubert, amministratore delegato di Aevis Victoria, l’alleanza con il TCS crea una situazione win-win, in cui tutti ci guadagnano: «Scegliere il TCS come partner ci è parso evidente. La sua posizione di mercato e l’organizzazione federalistica, ad immagine della Svizzera, ne fanno il candidato naturale per assumere la leadership nell’ambito di questo progetto straordinario. Siamo felici di proseguire, assieme al TCS, nella costruzione di questa rete», dichiara Hubert. C’erano e ci sono quindi i presupposti del successo. Dopo il lancio di TCS Swiss Ambulance Rescue si sta già pianificando l’ulteriore sviluppo ed espansione dell’attività sul territorio per garantire il servizio a tutta la popolazione.
È importante sapere che se si teme per la salute propria o altrui e si vuol chiamare la TCS Swiss Ambulance Rescue, non si dovrà contattare il TCS come per le panne oppure incidenti stradali in Svizzera né la centrale d’intervento ETI che serve per richiedere il rimpatrio o un trasporto sanitario dall’estero, bensì il 144, il numero telefonico gratuito da comporre in caso di emergenza sanitaria valevole per tutta la Svizzera. Sarà la centrale d’allarme e coordinamento soccorsi che provvederà ad inviare un’ambulanza sul posto, indipendentemente dal gestore.
Testo: Dominic Graf
Foto: TCS
3 domanda a
Jürg Wittwer, direttore generale TCS
Cosa ha spinto il TCS ad entrarenel settore dei soccorsi di emergenza e dei trasporti sanitari?
Uno sguardo negli archivi mostra che già nei primi anni di attività il TCS aveva svolto trasporti sanitari. Da tempo disponiamo di una propria squadra medica per poter assistere al meglio i nostri soci all’estero. Organizziamo migliaia di rimpatri all’anno. In altre parole, aiutare persone in caso di emergenza fa parte del nostro codice genetico ed è quindi logico che il TCS estenda i propri servizi ai trasporti sanitari in Svizzera.
Perché assumere un ruolo da protagonista?
Ci sono dozzine di fornitori di servizio ambulanza in Svizzera. Al tempo stesso gli strumenti d’intervento diventano sempre più onerosi e complessi. Un’ambulanza moderna può venire a costare centinaia di migliaia di franchi. Un consolidamento fa quindi assolutamente senso sul mercato elvetico, soprattutto se a scendere in campo è un’associazione senza scopo di lucro come il TCS.
Il TCS competerà con i servizi di emergenza e urgenza assicurati da ospedali e cantoni?
Siamo partner e non concorrenti. Chiamando il numero di primo intervento (144) si sarà soccorsi sempre dall’ambulanza più vicina dotata dell’attrezzatura necessaria, mentre nei trasporti di secondo livello gli ospedali sono i nostri clienti. Comunque concentreremo gli sforzi soprattutto sulle regioni in cui il servizio ambulanza è garantito prevalentemente da organizzazioni private. Quale associazione di utilità pubblica non faremo concorrenza allo Stato.
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