Nei giorni di punta, oltre 2000 veicoli all’ora percorrono questo tratto impegnativo. Sopralluogo con la polizia e l’Ispettorato stradale.
Alla fine di settembre 2021, un motociclista ha subito un incidente mortale in una curva a destra verso Gadmen. A causa dell’incidente, la strada del passo, lunga 45 chilometri, è stata chiusa per diverse ore, ha riferito la polizia. Si tratta di una delle tante disgrazie stradali avvenute sul Susten, uno dei passi più a rischio di incidenti. Quando succede qualcosa sul versante bernese, interviene la polizia cantonale di Meiringen. Il capo distretto Fritz Thierstein si è già occupato di molti incidenti e ha assistito in prima persona alle tragedie umane che si sono consumate sull’asfalto. Dirige il distretto di polizia di Meiringen che comprende i tre passi del Brünig, Grimsel e Susten. Nella stazione di polizia di Meiringen lavorano dieci agenti di polizia, affiancati da quattro colleghi di stanza a Brienz. Sono proprio i passi a rendere il lavoro della polizia particolarmente interessante, ma anche stressante per le numerose vittime di incidenti, afferma l’esperto agente di polizia, che è attivo a Meiringen dal 1988. Quando il passo del Susten viene aperto dopo la chiusura invernale, ci si rende conto dell’importanza vitale che la strada tortuosa tra Wassen e Innertkirchen assume per la regione dell’Haslital. Per Thierstein, il passo è un gioiello con le sue curve eleganti che si snodano nell’impressionante paesaggio alpino. L’ispettore stradale responsabile del Susten, Peter Flück-Urfer, è dello stesso parere: «La strada si adatta perfettamente al terreno: è un’opera di grande ingegno». Ed infatti fa parte dell’inventario federale delle vie di comunicazione storiche d’importanza nazionale. Venne costruita tra il 1938 e il 1946 da 2000 lavoratori, tra cui internati polacchi e italiani. All’epoca la strada, con 22 gallerie, è costata 32 milioni di franchi svizzeri. La strada del passo, panoramica e affascinante, fa da calamita per gli escursionisti. Tra Gadmen e Wassen è un percorso puramente turistico. Nei giorni di punta, più di 2000 veicoli all’ora percorrono questo tratto impegnativo e talvolta insidioso. Sia il personale dell’Ispettorato stradale che la polizia la percorrono in entrambi i sensi quasi quotidianamente durante la stagione dei passi, che dura circa quattro mesi.
Soprattutto nel tratto tra Gadmen e Steingletscher, il capo distretto conosce quasi ogni sassolino. Secondo la statistica degli incidenti redatta dall’Ustra, solo su questo tratto di otto chilometri dal 2011 ad oggi si sono verificati più di 85 incidenti stradali con feriti gravi e morti. Perché un numero così alto? L’agente di polizia Fritz Thierstein ha diverse spiegazioni: «Le mutevoli condizioni di visibilità, con luce e ombra che si alternano rapidamente nei tratti boscosi e nelle gallerie confondono i conducenti e possono indurre in errore i conducenti. Soprattutto a fine estate, quando il sole è più basso, gli incidenti si moltiplicano». Inoltre viene sottovalutato anche l’influsso delle condizioni meteorologiche, con ghiaccio e neve sulla strada. Infatti, sul passo può nevicare persino in estate. Pure la stanchezza e l’irritabilità al volante costituiscono un serio problema: «I vacanzieri al rientro stanno guidando da diverse ore, affrontano il Susten verso la fine del viaggio ed è ovvio che la loro concentrazione diminuisca», osserva.
Dallo stile di guida è facile capire come si sente il conducente. «Situazioni di stress si verificano quando, ad esempio, i veicoli dei turisti, alcuni dei quali sovraccarichi, procedono con eccessiva lentezza sulla difficoltosa strada del passo e provocano colonne. Gli altri conducenti diventano impazienti e sono tentati di effettuare manovre di sorpasso rischiose». Un altro motivo citato da Thierstein è la guida ad una velocità non adeguata alle condizioni della strada e della visibilità. Se si va a sbattere contro pietre o pareti di sostegno, uscendo di strada o giù per la scarpata le conseguenze sono spesso drammatiche. Troppi si affidano ciecamente ai moderni sistemi di assistenza alla guida che, per quanto sofisticati, non potrebbero compensare i riflessi troppo lenti dei conducenti. Egli invita pure i ciclisti ad accendere le luci anteriori e posteriori nelle gallerie come prescritto. Thierstein sottolinea che tutto sommato negli ultimi anni il numero di incidenti è rimasto stabile.
Le pattuglie di polizia marcano presenza sul passo nella misura in cui i turni di servizio lo permettono, anche solo come misura dissuasiva contro i pirati della strada. Talora, appena avvistano gli agenti sul ciglio della strada, i conducenti rallentano e cambiano stile di guida. Viceversa, anche gli automobilisti che circolano troppo piano causano code e stress, caso in cui la polizia interviene facendo loro cenno di procedere a passo più spedito. Altre misure preventive sono i controlli dei veicoli e della velocità. L’Haslital è la regione con il maggior numero di infrazioni per eccesso di velocità del canton Berna. Gli agenti si vedrebbero come amici degli utenti della strada. È già successo che abbiano consigliato ad un conducente evidentemente inesperto di seguire un corso di guida, ad esempio presso il TCS, puntualizza il capo distretto. Le operazioni di polizia in caso di incidente sono estremamente delicate, perché l’accesso al luogo con lampeggianti e sirene spiegate è molto faticoso e impegnativo. «Mi è capitato di giungere sul posto con il batticuore». Soprattutto nel caso di persone gravemente ferite, ogni secondo è importante. Un aspetto questo che rappresenta una sfida non facile, perché il suo team è sempre in prima linea, dalla messa a verbale all’assistenza ai congiunti delle vittime. Anche i piccoli memoriali a bordo strada riportano sempre alla mente episodi tragici. Con il passare degli anni, si sente il peso delle cose vissute in prima persona. Thierstein ha appena venduto la sua moto perché non poteva più guidare spensieratamente dopo i numerosi incidenti con cui è stato confrontato. È importante elaborare le esperienze fatte in servizio. Perciò la squadra si riunisce a scadenze regolari. «Più si riesce a parlarne, meglio si riesce a superarle».
L’ispettore stradale Flück e i suoi 31 dipendenti dell’officina di Innertkirchen, che fa parte dell’Ispettorato stradale Oberland Ost, spendono ore e ore sul passo per garantire la sicurezza del traffico stradale e prevenire incidenti sul passo per danni strutturali o cadute massi. I compiti sono molteplici: installare la segnaletica, pulire strada e margini, riparare i danni invernali e ispezionare strutture come ponti, muri di sostegno e gallerie. Il suo team dedica più di 200 ore a tenere ben percorribile la strada del passo. In un ambiente alpino come questo, per quanto riguarda i rischi naturali, non è possibile garantire una sicurezza al cento per cento, nonostante le protezioni antivalanghe, le pietre di sostegno e le reti paramassi. Flück è preoccupato dalla recente serie di colate detritiche e cadute massi. Per evitare che le frane provochino grossi danni occorrerebbe essere molto vigili.
La polizia lavora a stretto contatto con l’ispettorato stradale. In particolare, quando in un punto si verificano ripetuti incidenti si collabora per circoscrivere il problema e ricercarne le cause. «Alla curva Bäregg sono accaduti più incidenti quindi abbiamo esaminato la situazione insieme all’Ispettorato», racconta Thierstein. Come misura di prevenzione hanno apposto dei grossi cartelli segnaletici in prossimità della curva, e da allora il problema si è praticamente risolto. Altro esempio: uno sprone roccioso nel pendio contro cui andavano ad urtare soprattutto motociclisti. Ci si è consultati e il blocco è stato rimosso con una breve operazione di scavo e gli incidenti gravi sono diminuiti. In questo modo, in diverse zone di schianto sono stati rimossi pericolosi ostacoli. Egli non smette mai di studiare ulteriori possibilità per migliorare la sicurezza sul passo. «Ho suggerito di sostituire le linee di sicurezza con strisce di guida». Lo scopo è quello di responsabilizzare maggiormente gli utenti della strada. Attualmente, infatti, lungo alcuni tratti il sorpasso sarebbe possibile, ma vietato dalle linee di sicurezza. L’ispettore è aperto a proposte di miglioramento: «L’obiettivo comune deve essere la massima sicurezza possibile».
Sul passo, tuttavia, non si verificano solo episodi tristi, ma anche divertenti. Si ricorda ad esempio il Maggiolino VW trasformato in bar su ruote e il conducente che aveva installato attorno all’auto tutta un’impalcatura sporgente per fissarvi la videocamera e realizzare filmati adrenalinici. O ancora il turista che, finito di sgranocchiare una mela, maldestramente aveva gettato la chiave dell’auto assieme al torsolo giù dal pendio. Per recuperarla dovettero calarsi in cordata doppia e setacciare il posto, fortunatamente con esito positivo. «Sul passo si ride e si piange. Ma di certo non ci si annoia mai», conclude l’ispettore Fritz Thierstein.
Testo: Felix Maurhofer
Foto: Emanuel Freudiger
1. Maloja: 491
2. Susten: 346
3. Oberalp: 321
4. Flüela: 295
5. Gran San Bernardo: 215
(solo parte svizzera)
6. Furka: 196
7. Grimsel: 156
8. San Gottardo: 133
9. Albula: 130
10. Novena: 127
11. Sempione: 114
12. San Bernardino: 26
Dati: Ustra
Fatti e cifre del Susten
Lunghezza: 45 km
Altitudine: 2224 m s.l.m.
Costruzione: 1938–1946
Costo: 32 mio. di franchi
Picchi di traffico: 2000 veicoli/ora
Identikit
Nome: Fritz Thierstein
Funzione: capo distretto polizia Meiringen
Età: 61
Anni di servizio: 37
Hobby: escursioni e bicicletta
Identikit
Nome: Peter Flück-Urfer
Funzione: ispettore stradale Oberland Ost
Età: 49
Anni di servizio: 1
Hobby: jodel e sci escursionismo
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