Un finesettimana nell’Oberland bernese offre l’opportunità di decelerare e riscoprire il tempo: passare una serata a cena al Bochtehus Beizli, locanda sul suggestivo lago Launensee, cimentarsi in un workshop di psaligrafia con l‘artista Regina Martin o lasciarsi trasportare sulle ali dei canti montanari intonati da un coro nella cappella San Nicolao di Gstaad. Qui, lo slogan "Come up - slow down" non è una vana promessa, e infatti la regione sta investendo fortemente nella realizzazione di infrastrutture turistiche moderne, fra cui la telecabina D-Line al Saanersloch inaugurata a metà dicembre e che collega il comprensorio sciistico tra Saanenmöser, Zweisimmen, St. Stephan e Schönried. Costata 29 milioni di franchi, vanta una capacità di trasporto di 2000 persone all’ora e supera il dislivello di 673 metri fino in cima al Saanersloch in neanche 11 minuti. Pochi per ammirare il panorama mozzafiato dalle grandi vetrate panoramiche di cui sono dotate le 69 cabine. Gli appassionati di sport invernali potranno divertirsi su 105 chilometri di piste per tutti i gusti. Quest’inverno apriranno poi le piste per slitte Saanersloch Run, Hornberg Run e Horneggli Run. Per l’occasione saranno lanciati pass giornalieri da 40 franchi, noleggio slitta compreso.
L’arena bianca Saanenland si suddivide in tre settori con 200 km di piste e una vasta offerta di attività sportive invernali. Gli ospiti possono scegliere fra 42 impianti e la regione è attrezzata per innevare artificialmente il 60% dei circuiti principali. Vi si aggiungono oltre 20 ristoranti di montagna, in parte rinnovati, 15 snowbar e il villaggio di igloo Saanersloch.
Non solo sci: a Gstaad il centro chiuso al traffico automobilistico invita allo shopping nei negozi delle migliori marche che si trovano al fianco di botteghe locali e numerose gallerie d’arte. La cittadina è teatro di un folto programma culturale e musicale di risonanza internazionale. Chi fosse in cerca di un momento di silenzio e raccoglimento visiterà l’antica cappella San Nicolao. Una specialità della regione sono i ritagli filigrani in carta – l‘arte popolare dello „scherenschnitt“ è onnipresente e sopravvive grazie a maestri come Regina Martin che svolge dei workshop in tema.
D’inverno consigliamo poi di godersi una romantica uscita serale in calesse fino al ristorante Bochtehus sull‘idilliaco Lauenensee. In questa antica fattoria si servono piatti tipici, semplici ma sostanziosi come zuppa al formaggio piallato e carne secca, preparati sulla cucina a legna.
Testo e foto: Felix Maurhofer
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