In occasione dell'Arena svizzera della mobilità, il primo congresso sulla mobilità del futuro che quest'anno si è tenuto a Berna, il direttore generale del Touring Club Svizzero ha sottolineato i cambiamenti maggiori e le sfide che ci aspettano in fatto di mobilità in un futuro prossimo.
Al riguardo, egli abbozza cinque tesi, pieno di verve provocatoria :
A riprova, Jürg Wittwer cita le recenti statistiche relative alle vendite mondiali di auto elettriche e sui costi delle batterie. «Ogni anno le vendite di veicoli elettrificati registrano una crescita esponenziale, mentre i prezzi delle batterie – in termini di kWh – sono in rapida flessione. Se la domanda esplode e i costi diminuiscono sempre di più, la tendenza diventa inarrestabile e finiremo con l’essere travolti dalla realtà».
È stato il caso degli smartphone: «Ricordate? Quando abbiamo preso in mano i primi telefoni cellulari nessuno poteva prevedere come si sarebbe sviluppato l’apparecchio. Questo discorso vale anche per i veicoli, che siano a una due, tre o quattro ruote. Possono evolvere e trasformarsi in qualcosa che oggi non siamo neanche in grado di sognarci».
Share Now, nata dalla fusione di Drive Now e Car2Go, sarebbe un esempio e segno premonitore del fatto che la mobilità condivisa si svilupperà tanto da diventare più di un semplice ramo dei trasporti. «L’economia della condivisione è un megatrend, e i gestori di flotte se ne faranno interpreti, plasmando in maniera radicale il modo in cui ci si sposterà domani».
«Lo smartphone e le applicazioni mobili sono già oggi la chiave d’accesso a quasi tutto» afferma Jürg Wittwer. Ma attenzione: fra le centinaia di migliaia di app solo poche si affermeranno – infatti, a chi interessa giostrarsi fra cinque app quando ne basta una tuttofare? «Coloro che sapranno affermarsi come operatori multimodali globali faranno soldoni. The winner takes it all. Vedremo chi emergerà come la Amazon, Google o Facebook della mobilità».
Con questa, Jürg Wittwer mette letteralmente le ali: «Non siamo poi tanto lontani dalle auto volanti. Molti fra di noi guardano alla ‹Urban Air Mobility› con occhi scettici, eppure già l’anno prossimo arriverà sul mercato Black Fly, il primo drone passeggeri prodotto in serie; non dobbiamo quindi affatto escludere la mobilità verticale dagli scenari futuri».
Testo Dominic Graf | Foto Emanuel Freudiger
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