Gli uni non rinuncerebbero per nulla al mondo al comfort, neanche durante le vacanze nel verde, gli altri sono sollevati al pensiero di disconnettersi fuoriporta. Uno studio commissionato da Svizzera Turismo fa luce sul rapporto che intratteniamo con la natura.
Invitati a chiudere gli occhi, il 34% degli svizzeri sognano di essere trasportati al mare, il 27% ai bordi
di un lago appartato e il 21% vorrebbe riaprirli su un’alpe coperta di fiori.
Quasi un quarto degli svizzeri interpellati si ritrova nella natura appena varcata la porta di casa. La metà circa abita a meno di 10 minuti, il 30% a più di una decina di minuti dal verde.
L’84 percento degli svizzeri hanno già osservato una volpe in piena natura, il 73% una lepre, il 63% una marmotta, il 60 un camoscio e il 55 hanno avvistato uno stambecco.
Solo uno su tre svizzeri vorrebbe trascorrere una notte sotto il cielo stellato. Per contro, alloggiare in un rifugio di montagna, purché provvisto di acqua calda, piacerebbe al 64%.
Oltre la metà degli svizzeri confessa di non poter fare a meno della doccia lontano dalla civiltà, né di un letto comodo. Abiti puliti mancherebbero al 31%, il telefonino funzionante invece solo al 15 percento.
Ritrovarsi in qualche posto senza connessione suscita sentimenti contrastanti. Il 4% si sente stressato temendo di perdersi qualcosa d’importante, il 13% si agita immaginandosi che capiti qualcosa. Sapere di non essere raggiungibili è liberatorio per un quarto, mentre il 35% si sente rilassato perché nessuno lo disturba.
Oltre la metà degli svizzeri ha già dormito più volte in tenda da adulti, il 19% lo ha fatto almeno una volta.
Fonte: «La nature, lieu d’évasion et de régénération dans le contexte d’une société toujours plus compétitive», sondaggio condotto dall’Istituto demoscopico Sotomo su incarico di Svizzera Turismo, maggio 2019. Nel complesso sono state raccolte 5340 opinioni, di cui 2117 in Svizzera.
TESTO ALINE BEAUD
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