Con l’introduzione delle nuove norme per la licenza di condurre molti neopatentati non devono più frequentare due giornate di formazione complementare. Tale formazione viene ridotta a partire da gennaio 2020 ad un totale di sette ore e un solo giorno da assolvere entro 12 mesi dopo l’esame di guida.
Un altro cambiamento riguarda la formazione complementare. Finora un neo conducente, dopo l’esame di guida, durante i tre anni del periodo di prova, doveva assolvere due giornate di corso per ottenere la patente definitiva. In futuro tale formazione durerà solo un giorno e dovrà essere svolta nei 12 mesi successivi all’esame. Essa prevede esercizi pratici e la sperimentazione di situazioni di guida che ricreino le condizioni effettive del traffico di tutti i giorni. Infatti, «essenziale per la prevenzione degli incidenti è una frenata tempestiva e decisa», scrive il governo. Altra novità, una volta assolti i corsi e superati gli esami, la loro validità sarà illimitata.
Chi vuole montare in sella ad una moto di massima categoria, in futuro dovrà circolare almeno due anni con una di categoria A limitata a 35 kW. L’accesso diretto alla categoria superiore sarà consentito solo a chi necessita di condurre tali mezzi per ragioni professionali. Inoltre le categorie di motocicli in Svizzera saranno armonizzate con quelle dell’UE, come pure l’età minima. Questo significa che in futuro le moto della classe 125 potranno essere condotte già dai 16 anni (oggi: 18). La nuova classe AM europea prevede l’autorizzazione per moto leggere (velocità massima 45 km/h, cilindrata max. 50 cc o potenza 4 kW) e sarà integrata nella sottocategoria A1. Età minima: 15 anni (oggi: 16).
Le novità che concernono la formazione complementare entreranno in vigore il 1° gennaio 2020. Da tale data, per trasformare la patente in prova in definitiva si dovrà seguire un solo giorno di formazione complementare. Ciò varrà anche per le persone che avranno svolto il primo giorno di formazione sotto il regime ora in vigore. L’età minima di 17 anni per richiedere la licenza per allievo conducente per auto entrerà invece in vigore il 1° gennaio 2021, così come l’abbassamento di quella per le categorie di motoveicoli e la soppressione dell’accesso diretto ai modelli di potenza superiore. Ciò significa che i titolari della categoria A1 aventi a quel momento tra i 16 ed i 18 anni potranno guidare moto da 125 cc nel momento stesso in cui questa norma diverrà vigente.
In questo caso si devono frequentare entrambe le giornate di formazione complementare per la licenza definitiva. Se la licenza in prova è scaduta senza che si abbia ottenuto quella definitiva perché non si sono assolti i due giorni di corso, si perde il permesso di guida. Dall’1 gennaio 2020 si potrà richiedere la licenza definitiva purché si abbia frequentato la prima delle due giornate previste dal diritto vigente.
D’ora in poi basta il nuovo corso di formazione complementare oppure si dovrà provare di aver già assolto il primo corso secondo il vecchio diritto. Coloro che otterranno o hanno ottenuto la patente in prova prima del 31 dicembre 2019 potranno assolvere, invece del nuovo corso, la prima giornata delle due attualmente obbligatorie. La formazione complementare deve essere conclusa entro 3 anni.
I neopatentati che si fossero già iscritti al secondo corso presso TCS Training & Events e che, in base alle nuove norme, non sono più obbligati ad assolverlo, possono cancellare l’iscrizione. I costi vengono rimborsati.
Al momento non si conoscono ancora nei dettagli i contenuti del nuovo corso obbligatorio di formazione complementare. Pertanto il TCS raccomanda ai nuovi conducenti di frequentare quest’anno l’attuale prima giornata di formazione. Consigliamo di assolvere anche la seconda a chi avesse ottenuto la licenza in prova nel 2016 per evitare di perderla alla scadenza del periodo di prova.
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