Trambusto nel parcheggio: una disattenzione e il guaio è fatto. Un danno in parcheggio è una seccatura per ogni parte coinvolta: chi si ritrova con l’auto ammaccata s’arrabbia al pari di chi ha causato il danno.
Se entrambi gli interessati si trovano sul posto, un danno materiale al veicolo si risolve di norma in modo molto semplice, usando il buon senso. Basta compilare un modulo europeo di constatazione amichevole, trasmetterlo all’assicurazione e la faccenda è liquidata. La polizia deve o dovrebbe essere coinvolta in caso di danni da parcheggio soltanto in caso di feriti o comportamento inappropriato (incapacità di guidare/ alcol) oppure se non si riesce a trovare un accordo sullo svolgimento dei fatti.
La situazione cambia quando un conducente causa un danno ad un altro veicolo e se la svigna. Se in caso di incidente si verificano soltanto – ma pur sempre – danni materiali, il danneggiatore deve informare immediatamente la parte lesa e lasciare nome e indirizzo. Qualora ciò non fosse possibile ipso facto va avvisata la polizia. Chi non si attiene a questo codice di comportamento, commette reato di fuga e rischia sanzioni – dalla multa fino alla pena privativa della libertà. Se vi è il sospetto che chi ha causato l’incidente sia fuggito perché temeva di essere sottoposto al test etilico o antidroga, allora dovrà attendersi anche un’accusa per tentativo di elusione di provvedimenti per accertare l’incapacità alla guida.
Contrariamente ad una credenza diffusa, in caso di danno da parcheggio non basta lasciare il proprio biglietto da visita sotto il tergicristallo del veicolo coinvolto. Secondo una sentenza del Tribunale federale che risale ad oltre 50 anni fa, il danneggiatore non può essere certo che al momento di tornare alla sua automobile il danneggiato ritrovi ancora il biglietto da visita con i dati di contatto del responsabile. In una sentenza più recente (6B_479/2007 del 15.2.2008) la stessa corte ha d’altronde considerato colpevole di violazione del dovere di annunciare il danno anche un conducente che aveva causato un danno di notte e, per non svegliare l’anziano danneggiato, aveva preferito informare i vicini di casa dell’accaduto, tralasciando di avvertire la polizia.
Se l’autore del danno si defila senza comunicare il danno provocato, la polizia effettua un’inchiesta su denuncia di parte. In tali casi rileva in particolare il danno e le tracce presenti sul veicolo e cerca di identificarne l’autore. Se vi riesce, sarà l’assicurazione RC di quest’ultimo a risarcire i costi. In caso contrario, il danneggiato potrà richiedere l’indennizzo dei danni alla sua compagnia assicurativa, che rimborserà la spesa per la riparazione (dedotta la franchigia) a condizione che la polizza stipulata dal proprietario dell’automobile preveda la necessaria copertura – cioè danni da parcheggio, casco totale.
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