Al limite della fantascienza, Nissan e il Politecnico EPFL hanno presentato lo scorso mese di marzo una tecnologia cervello-automobile rivoluzionaria che può permettere al veicolo di anticipare le azioni dell'automobilista e di facilitare così la guida. La vettura è capace di leggere i segnali cerebrali del conducente tramite un casco EEG (elettroencefalogramma) munito di sensori. Trasmessi al veicolo, questi dati sono poi interpretati da un sistema operativo.
«Se arrivi ad un semaforo rosso e ti stai preparando a frenare, il veicolo ti assisterà cominciando a rallentare 200-500 millisecondi prima di te, spiega José del R. Millan, titolare della cattedra EPFL interfaccia cervello-macchina. Per contro, se ti avvicini ad un semaforo rosso e il tuo cervello non mostra alcuna intenzione di rallentare, il veicolo ti avviserà semplicemente della luce rossa per assicurarsi che tu l’abbia vista».
Software personalizzato
E l’autovettura intelligente non si ferma qui. Visto che i modelli dei segnali cerebrali sono differenti per ogni essere umano, il veicolo personalizzerà il suo software per adattarsi al conducente. Sarà inoltre capace di memorizzare le abitudini e lo stile di guida. Infine, il veicolo potrebbe essere anche capace di cambiare modo di guida, passando ad esempio dalla configurazione «sport» a quella «comfort e relax», se rileva che il conducente non è a suo agio.
La collaborazione tra l’EPFL e Nissan è iniziata nel 2011. La tecnologia cervello-veicolo è stata integrata in un prototipo. Quest’ultimo è stato presentato lo scorso gennaio al Consumer Electronics Show di Las Vegas.
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