Nel porto a Svolvaer il peschereccio Symra sta per attraccare al molo. I gabbiani svolazzano a caccia di cibo con giravolte strabilianti. Questa giornata di febbraio è fredda, priva di nuvole e, in via eccezionale, anche di vento. Sono le condizioni perfette per andare a pesca di merluzzi tra le isole che affiorano dalle acque come se fossero groppe di balena. Arrivati a destinazione il capitano Morten Holst inizia a individuare i branchi di pesci tramite l’ecoscandaglio.
Dopo un paio di manovre trova il punto più adatto e viene gettata l’ancora. Prepariamo le canne da pesca, fissiamo le esche e caliamo il filo per 80 metri fin sul fondale. Il leggero alzare ed abbassare della canna provoca già il suo effetto e dopo pochi minuti i primi merluzzi si fanno prendere all’amo. Dopo neanche un’ora in mare abbiamo acchiappato pesce a sufficienza affinché tutti possiamo esserne saziati. L’equipaggio conduce il Symra al porto e durante il rientro ci liberiamo della cerata gialla e ci incamminiamo verso il ristorante «Du Verden», che si trova direttamente al porto di Svolvaer. Mezz’ora più tardi arriva il merluzzo preparato a puntino, accompagnato da salsa di bacche, crema di fagioli e patate. Un pesce più fresco di così non si può mangiare.
La crema di fagioli verdina fa riemergere il ricordo della notte gelida appena trascorsa perché il suo colore assomiglia a quello dell’aurora boreale, che è il motivo principale per cui abbiamo deciso di venire alle isole Lofoten. L’arcipelago tra Bodø e Narvik si presenta come una catena montuosa con rocce appuntite, le spiagge di sabbia candida e i graziosi paesini di pescatori. A ragione i vichinghi le chiamavano «Isole degli dei». E quando tra le rocce comincia a brillare l’aurora boreale, si assiste a uno spettacolo naturale che rimarrà impresso nella memoria.
Ma il gioco di luci dell’aurora boreale non appare ogni notte nel cielo al di sopra del circolo polare. Se vale la pena resistere all’addiaccio lo mostra l’app gratuita «Northern Lights» dell’ufficio del turismo. Se è annunciata attività, può avere inizio la caccia alle luci polari. Luoghi con pochissima luce artificiale come una baia, un passo o delle spiagge sono tra i più adatti a godersi il fenomeno. Come ad esempio le spiagge di Uttakleiv o Haukland sull’isola di Vestvågøy, o anche il vecchio faro di Reine. Qui abbiamo atteso a lungo dietro al cavalletto della macchina fotografica sino a poco prima di mezzanotte quando improvvisamente è cominciato il balletto di luci – momenti pieni di bellezza e magia che avremmo voluto durassero in eterno. L’aurora boreale è un fenomeno ottico causato dall’interazione di particelle cariche di origine solare con la ionosfera terrestre. Le bande luminose sono di un’ampia gamma di forme e colori che mutano rapidamente nel tempo e nello spazio. Particolarmente impressionante è quando formano degli enormi veli danzanti.
L’aurora boreale è uno dei principali motivi per intraprendere un viaggio alle Lofoten. Ve ne sono però tanti altri ancora. Il paesaggio è straordinario e non ci si stanca mai di ammirarlo. E allora perché non in groppa a un cavallo su una spiaggia a Gimsoya? Se il tempo non fa le bizze, come può ben capitare a queste latitudini, allora vale la pena visitare il Museo vichingo di Borg, pranzo tradizionale incluso.
Per capire l’importanza della pesca sulle Lofoten, si consiglia il museo ristorante Full Steam a Henningsvaer. Qui si scopre tutto sullo stoccafisso, ovvero il merluzzo nordico che ancora oggi viene conservato per essicazione all’aria. Inoltre si può assaggiare lo Skrei (uova di merluzzo affumicate). Il fatto che la pesca sia onnipresente è confermato anche dalla pittoresca Nusfjord. Le case dei pescatori sulle palafitte sono un soggetto fotografico molto gettonato. Ma durante la caccia all’aurora boreale è garantito che si è da soli nella notte buia. A meno che ci si accodi a un tour guidato per lo show delle luci polari.
Scivolare sulle onde a velocità fino a 80 km/h e poi ammirare il fantastico scenario del Trollfjord vicino a Reine a Lofoten è un'avventura speciale.
Reportage: Felix Maurhofer
DA SAPERE
Viaggio: con Scandinavian Airlines (SAS) da Zurigo a Oslo e a Bodø. Con la compagnia Widerøe da Bodø a Svolvaer (Lofoten).
Valuta: corona norvegese (NOK).
Periodi per l’aurora boreale: da dicembre a febbraio
Abbigliamento: vestiti invernali caldi e scarpe invernali imbottite con suola profilata.
Pernottamento: nella maggior parte delle località possono essere affittate casette dei pescatori (rorbu). visitnorway.it
Gite: museo vichingo, Borg lofotr.no; uscita a cavallo hovhestegard. no; museo ristorante Full Steam, Henningsvaer
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