Casa-lavoro-riposo... o meglio, ingorghi-lavoro-ingorghi-riposo. Se un trasloco non entra in linea di conto, sarete condannati a effettuare quotidianamente dei tragitti più o meno lunghi per recarvi al lavoro. Ma viaggiare da soli in auto o utilizzare i trasporti pubblici non sono le uniche possibilità a vostra disposizione.
Il tempo per raggiungere il posteggio di partenza per condividere l’auto o quello per mettersi in sella dopo aver infilato numerosi strati di vestiti non è da trascurare. Non sono infatti pochi i fattori da considerare quando si sceglie il proprio mezzo di trasporto quotidiano. Per i percorsi sotto il chilometro, è probabile che a piedi arriverete ancor prima che i ciclisti o gli automobilisti si siano messi in strada…
Direttamente in strada, senza passare dalla casella «tempi di preparazione», prendete una boccata d’ossigeno prima d’iniziare la giornata. L’occasione di lasciar vagare i vostri pensieri, d’avvicinarvi all’obiettivo dei 10 000 passi giornalieri e di risparmiare qualche soldo, avendo cura al tempo stesso dell’ambiente. Da praticare tutto l’anno e… pazienza se la meteo vi fa brutti scherzi!
Altra opzione: il monopattino, che vi permette d’accelerare il ritmo, a condizione d’indossare un casco.
Una volta infilati casco, giacca, guanti e fermapantaloni, aperto il lucchetto e accese le luci – calcolate circa 3 minuti di preparazione –, sarete pronti per lanciarvi sulla strada e accedere più rapidamente alla vostra destinazione. Potete così ignorare le restrizioni imposte dagli orari e le code. Un po’ di sano sport – a seconda della pendenza del percorso – prima di timbrare. I costi sono inferiori rispetto ai mezzi pubblici. Ecologica e pratica per il trasporto di piccole commissioni o di bambini (a condizione d’utilizzare un rimorchio idoneo), la bici presenta anche qualche svantaggio: furto, rischio d’incidenti, limitazioni nell’abbigliamento, senza contare gli imprevisti meteorologici. Altro inconveniente: bisogna procedere regolarmente alla manutenzione della due ruote, e ciò richiede tempo.
Altra opzione: il bike sharing, se è disponibile nel vostro luogo di domicilio o di lavoro, permette di fare a meno dei trasporti pubblici in modo flessibile e spontaneo, senza doversi sobbarcare i lavori di manutenzione della bici. Bisogna però avere un casco a portata di mano e il relativo abbonamento.
Publibike
PubliBike è un sistema di noleggio di bici tradizionali ed elettriche.
Carvelo2go
Carvelo2go è un servizio di noleggio di bici elettriche da trasporto (con piano di carico, cargo-bike) ad ore.
Velospot
Velospot è un sistema di noleggio bici originariamente sviluppato dalla Città di Basilea e oggi disponibile in diverse località svizzere.
La bici condivisa è di moda
In combinazione con i TP diventa sempre più popolare prendere in prestito delle bici.
Quando dovete affrontare una lunga salita, o se il vostro tragitto assume delle dimensioni più vaste, la bici elettrica lenta (fino a 25 km/h) è ideale. Un investimento di partenza permette di ridurre in seguito i costi e i tempi di percorrenza. Attenzione a proteggervi bene: non devono mancare casco, abbigliamento adeguato e guida sicura.
Altra opzione: la bici elettrica veloce, che può raggiungere i 45 km/h, è una soluzione da considerare a condizione che la distanza da percorrere si aggiri piuttosto sui 20 km o se si è in una regione più montagnosa. Ma presenta alcuni svantaggi: sono necessari un permesso e un’immatricolazione. In più, il costo d’acquisto è superiore rispetto ad un’e-bike lenta. E non dimenticate che il casco è obbligatorio!
Secondo l’Ufficio federale di statistica, il tasso medio d’occupazione dei veicoli nel 2015 era di 1,56 persone (1,1 nelle ore di punta). La condivisione dell’auto, per esempio tramite la nuova piattaforma del TCS Ride2Go (tcs.ch/ride2go), permette di ridurre i costi e di ampliare la propria cerchia sociale, facendo al tempo stesso un favore al pianeta. È utile, ma richiede una certa organizzazione e puntualità.
Altre opzioni: non rinunciate a mettervi alla prova ed effettuate di tanto in tanto il tragitto in bici. Un buon modo per approfittare del bel tempo bruciando calorie. Un’altra idea: se la ditta ve lo concede, lavorate da casa, almeno un giorno a settimana. Ciò permette di variare la settimana e di lavorare in pigiama, a meno che non siate impegnati in una videoconferenza…
Alcune delle alternative qui proposte richiedono di darsi una sistematina prima di timbrare: una pettinata, un po’ di deodorante o addirittura una bella (e profumata) doccia! I vostri colleghi ve ne saranno grati!
Testo: Aline Beaud
Illustrazioni: Alban Seeger
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