Jolly Jumper tende le orecchie e si ferma di colpo, alza la sua elegante testa e nitrisce. Cos’ha? Cosa succede? Il sensibile e bonario stallone Franches Montagnes è stato allarmato da qualcosa nel cuore di una foresta dell’Ajoie, regione incantevole vicina alla frontiera francese. Un paio di secondi dopo una volpe sfreccia incrociando il sentiero. Al cavallo dal mantello rosso-bruno basta un invito pacato per calmarsi e avanzare. Senza fretta traina il carrozzone in direzione di Porrentruy. Stamattina ci siamo congedati da Jacqueline Noirjean e la sua fattoria ricca di animali a Lugnez, nel canton Giura. Dopo una notte trascorsa su un letto di paglia, come ogni mattina ci siamo prima di tutto occupati del nostro destriero. Per il foraggio è responsabile la contadina, mentre noi pensiamo all’acqua e alla cura del cavallo. Quando ci avviciniamo al box, lo stallone picchia lo zoccolo a terra per segnalarci che ha sete. Provveduto a lui, tocca a noi far colazione con prodotti locali come formaggio e treccia fatta in casa. Anche il picnic della pausa pranzo soddisfa ogni desiderio. Dopo aver caricato il carrozzone, andiamo a prendere Jolly Jumper dal box, lo strigliamo, gli puliamo gli zoccoli e infine lo bardiamo. Nel frattempo i ragazzi salutano gli animali, dalle quaglie agli emù passando per i ranocchi. Mentre i più piccoli si accomodano nel carrozzone, io mi posiziono sulla panca per prendere in mano le redini e il freno. La mia figlia più grande cammina accanto al cavallo e lo conduce alla longhina. La terza tappa delle nostre vacanze equestri è di 15 km e conduce da Lugnez a Porrentruy alla fattoria agrituristica Ferme du Bonheur.
Il viaggio è cominciato a Courtedoux da David Protti, che da 20 anni noleggia i suoi carrozzoni e i docili Franches Montagnes. Prima della nostra partenza, ci ha spiegato le basi della cura del cavallo: da come si mettono e si tolgono i finimenti a come si puliscono il mantello e gli zoccoli. Se si ha già avuto a che fare con i cavalli, è meglio. A noi è stato assegnato Jolly Jumper che da subito ha conquistato l’affetto dei bambini. Sotto l’occhio vigile di Protti abbiamo preparato il cavallo, attaccato al carrozzone e via per quest’avventura. Lungo i primi metri ci ha accompagnato il proprietario in modo da poterci dare gli ultimi consigli. Poi abbiamo continuato da soli – devo ammettere che all’inizio non ero al cento per cento tranquillo, ma poi, col trascorrere del tempo, mi sono sentito a mio agio. Dopo due ore, una pausa su una radura che ci sembrava un posto idoneo per tutti. Abbiamo sbrigliato Jolly Jumper e lo abbiamo attaccato ad un albero. Dopo l’acqua ha ricevuto un po’ di foraggio e infine anche noi ci siamo sgranchiti le gambe. Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto l’agriturismo La Bergerie a Mormont, ci siamo occupati del cavallo secondo le indicazioni di Protti e poi trascorso la serata grigliando.
Il giorno successivo abbiamo affrontato il percorso di 16 km in direzione di Lugnez. La mattinata era fresca e il sentiero conduceva perlopiù attraverso boschi misti tipici del Giura. Dopo la pausa di mezzogiorno però l’itinerario ci ha portato in mezzo ai campi ed è qui che siamo stati assaliti dai tafani. Nonostante lo spray repellente il cavallo è stato tartassato dai fastidiosi insetti. Arrivati a Lugnez, Jolly Jumper viene subito liberato dalla cavezza e si gode una meritata doccia per infine riposarsi all’ombra. Nel cortile della famiglia Noirjean non si corre il pericolo di annoiarsi. I bambini possono ammirare i numerosi animali e anche aiutare a dar loro da mangiare. Per la cena consiglio di fermarsi in paese e accomodarsi al ristorante La Rauracienne. Le pizze uscite dal forno a legna sono ottime.
Mentre viaggiamo lungo l’Allaine il nostro stallone si rende conto che sta dirigendosi verso il traguardo di tappa. Il pensiero della meta lo induce ad andare al trotto e costringe me a tirare le redini e lanciare l’ordine «hooo» di rallentare. La Ferme du Bonheur si trova in riva al fiume e il proprietario Gabriel Schenk accompagnato da uno sciame di bambini, che trascorre qui le vacanze, ci sta già aspettando. Jolly Jumper va a pascere l’erba fresca sul prato e noi ci avviamo verso lo stagno di carpe con il pescatore professionista Christian Theuvenat. Ma le carpe non si fanno vive e ci dobbiamo così accontentare di un paio di piccoli leucischi. La cena nel cortile è saporita e ci concilia il sonno nel nostro letto di paglia.
L’ultima tappa che ci porta a Courtedoux ha in serbo per noi un’altra sfida. Attraversare la città di Porrentruy. Ma Jolly Jumper non si scompone. Tutti i tragitti sono ben segnalati e se ce ne fosse bisogno, nel carrozzone si trovano cartine con gli itinerari da percorrere. Alla fine arriviamo sani, salvi e felici alla fattoria della famiglia Protti. Per l’ultima volta togliamo i finimenti a Jolly Jumper e a malincuore lo lasciamo in compagnia degli altri cavalli al pascolo. Viaggiare su un carrozzone trainato da un Franches Montagnes attraverso il paesaggio collinare del Giura è quasi un’esperienza meditativa. Si ha tutto il tempo per ammirare la natura al ritmo degli zoccoli di Jolly Jumper.
Eurotrek ha reso possibile questo viaggio.
Turismo equestre a Porrentruy: quattro giorni
Tragitti: da 15 a 20 chilometri al giorno su strade secondarie e forestali
Età minima: quattro anni (meglio a partire da otto)
Pernottare: in fattoria, sulla paglia, in alloggi collettivi o albergo
Equipaggiamento: abbigliamento outdoor, scarpe per escursioni, saccoletto
Costo: per due adulti e due bambini da 2150 fr.
Prenotazione: eurotrek.ch
Testo & Foto : Felix Maurhofer
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