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Test TCS dei caschi per bambini: la sicurezza non deve costare di più

Quando i bambini vanno in bicicletta, dovrebbero sempre portare un casco, per essere protetti in caso di caduta o d’incidente. Ma non tutti i caschi sono in egual misura di qualità. Il TCS ha testato 18 caschi per bambini dal punto di vista della sicurezza, della maneggevolezza, della resistenza al calore e della presenza di sostanze nocive.

02 agosto 2022

 Dapprima, la buona notizia: cinque dei diciotto caschi testati dal TCS, in collaborazione con l’ADAC e la Stiftung Warentest, hanno ottenuto la menzione “molto consigliato”. La protezione in caso d’incidente costituisce il criterio principale del test, questo influisce per il 50% sulla valutazione finale. Alla fin fine, il motivo per il quale portiamo un casco consiste nel fatto che, in caso d’incidente, può ridurre o impedire gravi ferite alla testa. È quindi sorprendente che in questa categoria il vincitore del test, della marca Abus, e il prodotto della marchio Casco, abbiano ottenuto a pelo la menzione “molto consigliato”. Il casco che offre la protezione meno buona in caso d’incidente è il Lazer Gekko. Per quanto riguarda la sicurezza, questo casco è solo “consigliato con riserva”. Ciononostante, vale la regola che qualsiasi casco è sempre meglio di niente!

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Il vincitore del test presenta le qualità più polivalenti

 Con 66 punti su 100, il modello Youn-l 2.0 della marca Abus conquista il primo posto, ottenendo la menzione “molto consigliato”. Il vincitore del test ha convinto per quanto riguarda la protezione in caso d’incidente, la maneggevolezza, come pure per la resistenza al calore e per la presenza di sostanze nocive. Il suo prezzo di 80 franchi è accettabile e lo colloca a metà della classifica dei prodotti testati. Anche il casco più economico del test sorprende per la sua posizione in classifica: ad un prezzo d’acquisto di soli 12 franchi, il modello di Crivit ha ottenuto 62 punti su 100 e si piazza al secondo posto, a pari merito con altri due modelli, e ottiene la menzione “molto consigliato".

Sostanze nocive in vari modellif

 In merito alla presenza di sostanze nocive, i modelli di Cube, POC e Prophete presentano valori molto elevati. Per quanto riguarda i modelli di POC e Prophete, la presenza di sostanze nocive ha influito in maniera importante sul risultato, per cui questi due modelli si sono piazzati in coda della classifica generale. Il modello Prophete ha ottenuto solo il 10% del punteggio per il criterio di prova "resistenza al calore". È quindi l'unico modello del test che è stato giudicato "non raccomandato" per questo criterio.

Importante: essere visibili nel traffico

 In termini di sicurezza, è di assoluta importanza poter reperire nella penombra i caschi dei ciclisti. Essi dovrebbero dunque essere muniti di elementi riflettenti o di un dispositivo di illuminazione come, per esempio, luci LED. In materia, tutti i produttori hanno ancora un notevole margine di miglioramento: in questa disciplina, infatti, nessuno dei 18 modelli testati ha superato la menzione “consigliato”.

Consigli per un utilizzo ottimale

  • Per garantire la migliore visibilità, il casco dovrebbe essere dotato di un’illuminazione LED. Visto che i ciclisti non sempre l’accendono, il casco dovrebbe essere pure munito su ogni lato e sul cinturino sottogola di elementi catarifrangenti, per garantire una sicurezza in modo passivo. Un casco di colore chiaro e con colori sgargianti migliora ulteriormente la sicurezza, sia di giorno che di notte.
  • Perché il casco sia portato volentieri e quotidianamente dal bambino, il casco deve piacergli! Questo è dunque un criterio decisivo al momento dell’acquisto.
  • Dato che ogni testa ha una forma diversa, si raccomanda di provare il casco prima di acquistarlo. In questo modo, si potrà controllarne la taglia e le possibilità di regolazione, proprio per evitare un acquisto sbagliato.
  • In seguito ad una caduta, il casco va sostituito. Poiché può aver subito danni invisibili a occhio nudo, che riducono o annientano la sua capacità di proteggere.
  • La ricerca nel campo degli incidenti lo dimostra: in caso di infortunio, un casco può proteggere in modo efficace contro numerose lesioni alla testa. In realtà, anche il meno indicato dei caschi sottoposti al test può salvare la vita in caso d’incidente, sempre se è portato correttamente.

Di conseguenza, vale la regola: andare in bicicletta sempre col casco, indossarlo e adattarlo correttamente!

Massimo Gonnella
Massimo Gonnella
Telefono +41 58 827 27 26
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