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Strada nazionale Bellinzona-Locarno: un nuovo sistema intelligente di autoregolazione del traffico

In attesa della realizzazione del nuovo collegamento autostradale A2-A13 - che in base ai piani sarà attivo dal 2044 - USTRA intende gestire adeguatamente le esigenze regionali di viabilità tra Bellinzona e Locarno durante i prossimi 20-25 anni, implementando alcune migliorie sulla Strada nazionale N13, che collega Quartino a Cadenazzo. Tra le misure previste, volte a favorire i flussi e i tempi di percorrenza, un sistema di gestione «intelligente» del traffico basato sull’autoregolazione. In questa edizione, vi presentiamo in anteprima il progetto dell’USTRA e la presa di posizione in merito da parte del TCS e ACS.

20 gennaio 2022
Autoregolazione del traffico

Il progetto USTRA

Marco Fioroni, capo filiale USTRA Bellinzona
Marco Fioroni, Capo filiale USTRA Bellinzona

Dal 1° gennaio 2020 la strada esistente tra Bellinzona Sud – Locarno – Ascona S. Materno è entrata a far parte della rete delle Strade nazionali e nelle competenze dell’Ufficio federale delle strade (USTRA). Con essa, USTRA ha pure rilevato gli studi allestiti dal Cantone Ticino sul futuro nuovo collegamento A2-A13, la cui realizzazione sarà̀ finanziata tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Nell’attesa di veder concretizzato il nuovo collegamento, USTRA intende adottare a corto termine delle misure sulla strada esistente per garantire una viabilità̀ accettabile e la sicurezza di tutta l’utenza. Considerato che una modifica dell’infrastruttura non è ipotizzabile a causa dell’importante urbanizzazione del comparto e dei tempi procedurali lunghi, la misura deve quindi poter essere implementata in tempi relativamente brevi e garantire condizioni migliori per tutti. In sostanza si vuole favorire la riduzione dei tempi di percorrenza e dei congestionamenti, come pure migliorare le condizioni di sicurezza per pedoni e ciclisti.

Senza alcun intervento sulla gestione del traffico, lo status quo è purtroppo solo destinato a peggiorare ulteriormente negli anni. Rispetto alla soluzione proposta dal Dipartimento del Territorio del Cantone Ticino, respinta in votazione popolare nel 2019, il nuovo impianto di gestione del traffico che USTRA sta sviluppando con il sostegno di ricercatori e specialisti, si prefigge di affrontare il problema con una prospettiva più̀ ampia e innovativa. Oltre a considerare l’asse stradale da Bellinzona sud a Riazzino nel suo complesso, applica infatti nuove tecnologie in un settore tuttora in evoluzione e dalle prospettive incoraggianti.

Nel contesto attuale la gestione della viabilità mediante un ambizioso sistema di calcolo «intelligente», basato sull’autoregolazione appare la soluzione più efficace ed opportuna. Grazie al rilevamento istantaneo dei movimenti veicolari (p.es tramite videocamere, sensori e la raccolta dei dati trasmessi dai veicoli in circolazione FCD Floating Car Data), tale sistema è in grado di attribuire la priorità e la durata di passaggio per ogni vettore e direzione di traffico nell’ottica di ottenere il miglior risultato per ogni utente.

Ma cosa differenzia l’autoregolazione dalla regolazione tradizionale? La regolazione semaforica tradizionale considera scenari di gestione predefiniti sulla base dell’analisi dei flussi medi rilevati in diversi momenti della giornata e della loro compatibilità. Questo metodo determina per quali corsie il semaforo deve essere verde in maniera simultanea o in successione e per quanto tempo. Tale gestione presenta dei limiti in quanto si basa su ipotesi di carico predefinite e non considera le possibili variabili legate alla tipologia di traffico, alla sua evoluzione e alla presenza di perturbazioni o eventi particolari.

A differenza di questo approccio, l’autoregolazione non utilizza scenari di gestione predefiniti ma adegua in tempo reale la gestione dei nodi all’effettiva domanda. Grazie alla sorveglianza e al monitoraggio regolare delle condizioni di viabilità e degli spostamenti veicolari, il sistema può anticipare l’arrivo dei veicoli ad un nodo e quindi gestire in tempo reale la disponibilità di verde. Questa metodica riduce al minimo i tempi di attesa e il numero di veicoli che devono fermarsi o aspettare al semaforo, ottimizzando in maniera flessibile le potenzialità dell’infrastruttura.

Un test pilota è stato realizzato con successo nel 2020 a Lucerna. Nel periodo di prova è stato dimostrato come l’autoregolazione migliori sensibilmente la capacità complessiva del sistema, i tempi di attesa e la sicurezza di tutti gli utenti. Sulla base di questa esperienza, la Città di Lucerna ha deciso di mantenere l’autoregolazione lungo la tratta in oggetto e di valutare l’estensione anche ad altri nodi ed assi strategici della città.

Un secondo test è stato realizzato di recente a Wetzikon (periferia di Zurigo) lungo una tratta urbana molto trafficata, con lo scopo di verificare se l’autoregolazione possa essere una valida alternativa nelle
scelte future di regolazione del traffico. Il test ha dimostrato che con tale sistema è possibile migliorare la puntualità dei mezzi pubblici, accorciare il tempo di attesa dei pedoni e ridurre i tempi di viaggio di automobilisti e ciclisti. Pertanto, questo innovativo sistema di gestione verrà considerato nella soluzione definitiva da implementare.

Sulla base di queste incoraggianti esperienze e considerazioni, USTRA si sta orientando alla realizzazione entro pochi anni di questo promettente sistema di gestione del traffico che, anche se non potrà risolvere del tutto la situazione di congestionamento attuale, permetterà di superare al meglio il periodo che ancora manca alla messa in servizio nel nuovo collegamento autostradale.

La posizione dell’ACS

Giacomo Garzoli, presidente ACS Sezione Ticino
Giacomo Garzoli, presidente ACS Sezione Ticino

Giacomo Garzoli, presidente ACS Sezione Ticino

Qual è la posizione della vostra associazione; cosa vi ha convinto a sostenere il progetto?
La nostra associazione è sempre stata favorevole al progetto semaforico sul Piano di Magadino. Gli esperti ci hanno infatti dimostrato una gestione più razionale dell’intenso traffico nei punti più critici della tratta Locarno-Bellinzona. Non si tratta certo di una soluzione al problema, ma di una agevolazione più che necessaria a favore degli automobilisti.

In quale modo questo nuovo progetto si differenzia da quello respinto dal popolo in votazione nel maggio 2019?
Il nuovo progetto prevede una modifica dell’attuale tracciato, togliendo le attuali rotonde. Inoltre sarà implementato un sistema di rilevamento del traffico immediato tramite GPS, già implementato con successo in alcuni progetti al Nord delle Alpi. Si tratta pertanto di un sistema in grado di ulteriormente adattarsi ai volumi di traffico, e quindi di gestire in modo più mirato i momenti critici di attesa, ottimizzando le tempistiche di percorrenza.

Non vi è il rischio che se questa soluzione dovesse funzionare, rallenterebbe o sostituirebbe la realizzazione del collegamento veloce A2-A13?
Non deve essere così, e non può nemmeno essere così. Come detto il problema dell’intensità del traffico non verrebbe risolto. Le statistiche parlano chiaro, ed entrambe le regioni, Locarnese e Bellinzonese, meritano la giusta considerazione focalizzando su un concetto di mobilità all’altezza delle loro potenzialità e soprattutto in linea con quanto accade nel resto della Svizzera, dove di certo non si lesinano gli sforzi, anche di carattere finanziario, per garantire condizioni quadro ottimali a vantaggio di una maggiore libertà di movimento.

Avete altre osservazioni?

È per noi comunque essenziale sottolineare che il Bellinzonese e il Locarnese necessitano fortemente del collegamento A2-A13, che lo stesso è stato ampiamente approfondito e studiato, e che la priorità va data, nel modo più assoluto, alla sua realizzazione. La soluzione semaforica rimane pertanto soltanto una modalità di gestione temporanea delle acute criticità che soltanto il nuovo collegamento A2-A13 risolverà dignitosamente. Il Cantone deve pertanto promuovere con forza tale obiettivo prioritario.

La posizione del TCS

Fabio Stampanoni, presidente TCS Sezione Ticino
Fabio Stampanoni, presidente TCS Sezione Ticino

Fabio Stampanoni, presidente TCS Sezione Ticino

Qual è la posizione della vostra associazione; cosa vi ha convinto a sostenere il progetto?
È sufficiente percorrere un paio di volte la tratta stradale sul Piano di Magadino per capire quanto grave sia la situazione, soprattutto in certe fasce orarie. Considerata la tendenza al rialzo del numero di veicoli di passaggio, tale condizione non può che peggiorare e ciò in maniera potenzialmente molto importante. D’altro canto i tempi per la realizzazione del collegamento veloce A2-A13 sono ancora lunghi. Questi due elementi, in particolare, ci hanno indotto a considerare e valutare approfonditamente il progetto presentato da USTRA.
Il progetto sfrutta la tecnologia più avanzata applicata attualmente nell’ambito della regolazione del traffico mediante impianti semaforici, permettendo di gestire i flussi di traffico al meglio, in maniera efficiente e razionale, autoregolandosi costantemente, e ciò considerando tutti gli utenti della strada. Quest’ultimo è stato per noi un elemento particolarmente importante, che non era peraltro stato considerato nelle soluzioni proposte in passato. Infatti questo progetto considera anche i pedoni: anch’essi utenti a pieno diritto della strada, la quale, grazie a questi nuovi impianti, potrà essere da loro attraversata in piena sicurezza.

In quale modo questo nuovo progetto si differenzia da quello respinto dal popolo in votazione nel maggio 2019?
È proprio il funzionamento del nuovo sistema concatenato di sette semafori autoregolanti che rende questo progetto totalmente innovativo e, per questo, diverso da ogni modello precedentemente ipotizzato.
Grazie alle tecnologie attualmente disponibili è possibile fare in modo che i semafori comunichino tra loro i flussi di traffico in tempo reale permettendo quindi una modulazione del ritmo di alternanza, ed anticipando ai semafori che seguono quale sarà il flusso d’auto in arrivo di lì a poco. Senza, con questo, dimenticare chi si deve immettere sulla tratta principale in provenienza da vie laterali e, come già accennato, i pedoni.
L’utilizzo di questa nuova tecnologia, pur in situazioni e condizioni di traffico diverse, ha già portato ottimi risultati in altre realtà, che confermano in maniera empirica quanto i modelli e le simulazioni messeci a disposizione da USTRA indicano. Il nuovo progetto, dunque, sembra poter raggiungere l’obiettivo che ci si prefigge: ottenere un traffico più scorrevole e fluido e, quindi, anche più sicuro.

Non vi è il rischio che se questa soluzione dovesse funzionare, rallenterebbe o sostituirebbe la realizzazione del collegamento veloce A2-A13?

Supportare il progetto di USTRA non vuole in alcun modo dire rinunciare al collegamento veloce A2-A13, o anche solo accettarne un rinvio.
Questo intervento è e resta una priorità per il Locarnese e per il Bellinzonese, per non dire per l’intero Cantone, che ne avrà comunque benefici concreti. È per questo che da parte nostra, come Sezione, oltre che mantenere un costante contatto con USTRA ed i partners coinvolti, abbiamo altresì chiesto appoggio alla Sede centrale del nostro Club per poter insistere, anche a livello federale, sull’importanza di questo progetto che non può essere in alcun modo accantonato.

Avete altre osservazioni?
L’installazione di questa struttura semaforica è un passo nella giusta direzione. È la dimostrazione che USTRA è sensibile alle necessità, peraltro evidenti, di integrale ristrutturazione che la situazione viaria sul piano di Magadino richiede. Altrettanto importante è nostro avviso come USTRA abbia deciso di impostare questo intervento, volendo che lo stesso possa essere espressione di un consenso ampio e condiviso.
È anche per questo motivo che il TCS ha deciso di appoggiare questo progetto che è e rimane però un espediente, che, come tale, seppur importante, è solo transitorio: l’obiettivo di tutti è e deve rimanere una soluzione definitiva che può essere unicamente identificata nel collegamento veloce A2-A13.

Punto di contatto Rivera
TCS Sezione Ticino
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6802 Rivera
Telefono +41 91 935 91 35
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