Perle del passato Con questo numero della rivista Touring, la Sezione Ticino dà il via a una collaborazione duratura con il Museo Nazionale del San Gottardo. L’obiettivo è riscoprire e valorizzare oggetti, testimonianze e storie che hanno segnato l’evoluzione della mobilità alpina, con particolare attenzione al ruolo storico dei pattugliatori TCS. Da giugno, grazie a questa collaborazione, i Soci TCS potranno beneficiare di uno sconto del 10% sull’ingresso al Museo.
Il passo del San Gottardo, noto per essere il valico alpino più transitato d’Europa, è molto più di una semplice via di collegamento. È un luogo dove storia e memoria si intrecciano profondamente. Oltre ai suoi panorami mozzafiato, custodisce storie personali, momenti indimenticabili ed emozioni che hanno lasciato un segno indelebile nella vita di chi lo ha attraversato.
Il passato riaffiora, spesso portando con sé oggetti, ricordi ed emozioni. È proprio il passato che si è manifestato di recente al Museo Nazionale del San Gottardo, rinnovato nel 2022 grazie alla Fondazione Pro San Gottardo, che dal 1972 tutela l’ambiente del passo e l’Ospizio come testimonianze preziose della storia svizzera. Martedì 18 giugno 2024, una giornata splendida con un sole radioso, l’ultima neve lasciava spazio al risveglio della natura anche a oltre 2’000 metri di quota, proprio come i ricordi legati al prezioso oggetto donato al museo: una divisa originale appartenuta a un pattugliatore TCS.
La storia della mobilità sul San Gottardo è strettamente legata all’attività del Touring Club Svizzero. Dal 1914, la prima Sezione cantonale del TCS (allora Auto Touring Ticinese) ha promosso iniziative per la sicurezza e l’assistenza stradale lungo questo fondamentale asse alpino. Il passo, transitabile dalle automobili solo dal 1907, vide rapidamente aumentare il traffico, soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale. La strada della Tremola divenne così intensamente percorsa che gli incidenti erano frequenti dietro ogni tornante (Fig.1 e 3).
Fu allora che entrarono in azione i pattugliatori del TCS, veri angeli del soccorso stradale, operativi grazie a una sede appositamente creata sul passo del San Gottardo, garantendo interventi tempestivi sia dal lato nord che da quello sud. Tra questi uomini, dalla primavera del 1964, c’era anche Paul Musch (Fig.2), originario di Altdorf, la cui testimonianza permette oggi di rivivere da vicino la vita quotidiana e l’impegno di quegli anni. La squadra era composta principalmente da ticinesi e urani e rimase attiva fino al 1980, anno dell’apertura del tunnel autostradale.
Data la particolarità geografica del territorio, i pattugliatori avevano bisogno di un luogo dove custodire i loro mezzi e riposare dopo i servizi. Furono accolti nell’edificio accanto all’allora Albergo Monte Prosa (oggi Albergo San Gottardo), proprietà della famiglia di Felice Jr. Lombardi. Nel piccolo garage si custodivano i veicoli di soccorso e i pezzi di ricambio, mentre al piano superiore si trovavano le camere e una cucina, luogo di allegri momenti conviviali con il personale dell’albergo. Un ruolo fondamentale era rivestito dalla postazione di primo soccorso con il telefono d’emergenza, primo contatto per gli automobilisti in difficoltà. Principalmente i pattugliatori sostituivano pneumatici, effettuavano riparazioni di emergenza e trasportavano le auto presso garage partner per interventi completi.
Le loro Jeep e le inconfondibili divise li rendevano facilmente riconoscibili, una di queste è ora esposta presso la sede della Sezione Ticino del TCS a Rivera.
Vi ricordiamo che per tutta la stagione i Soci TCS hanno uno sconto del 10% sull’ingresso al Museo Nazionale del San Gottardo, dove fino a settembre sarà possibile visitare la mostra temporanea in collaborazione con l’ALPS Museo Alpino di Berna, dedicata alle gite domenicali in auto dagli anni ‘30 agli ‘80. Continuate a seguirci: nei prossimi numeri vi accompagneremo ancora attraverso la ricca storia che lega il TCS al San Gottardo.
Info: museonazionalesangottardo.ch