Rubrica: perle del passato
Grazie alla collaborazione tra il Museo Nazionale del San Gottardo e la Sezione Ticino del TCS, la storia incontra le esigenze e la prevenzione di oggi.
Con l’arrivo della primavera e delle belle giornate di sole che scaldano i cuori – e i motori – di molti appassionati, torniamo a parlare di un mezzo iconico, utilizzato quotidianamente da oltre quattro milioni di svizzeri e svizzere: la bicicletta, sia nella sua versione classica che in quella più moderna ed elettrica. Al Museo Nazionale del San Gottardo vi accoglie un pezzo unico di storia: una bicicletta militare (Ordonnanzrad05), simbolo di un’epoca e testimone silenzioso del passato. Utilizzata dalle truppe ciclistiche dell’esercito svizzero, fu prodotta dal 1905 al 1988 nelle officine Condor di Courfaivre, vicino a Delémont.
I ciclisti militari costituivano una truppa molto affiatata. Orgogliosi della loro eccellente forma fisica – necessaria per manovrare biciclette dal peso di ben ca.22 kg – erano pronti a coprire distanze fino a 25 km, spesso più rapidamente e in maniera più discreta rispetto ad altre unità, specialmente durante le operazioni notturne. Non mancarono inizialmente delle tensioni: quando le biciclette furono introdotte nell’esercito nel 1881, i soldati a cavallo le accolsero con diffidenza, temendo di essere rimpiazzati.
Con il tempo, però, le due unità trovarono il loro equilibrio.
La bicicletta militare Ordonnanzrad 05 aveva caratteristiche particolari: un freno a pistone sulla ruota anteriore e un freno a contropedale sulla posteriore, pneumatici robusti, assenza di cambio, e accessori indispensabili come una pompa, una borsa in pelle per utensili e ricambi. Nel 1993 fu sostituita dalla più moderna e leggera Fahrrad 93; dieci anni dopo, nel 2003, la truppa ciclistica fu definitivamente sciolta.
Un esempio perfetto di come passato e presente possano dialogare: la memoria storica si unisce alla sensibilizzazione moderna, per promuovere una mobilità più sicura, rispettosa e responsabile.
Articolo a cura di Ludovica Darani.