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Risparmiare sulle infrastrutture di trasporto danneggia il futuro della Svizzera

Il TCS respinge fermamente le misure di risparmio decise dalla Confederazione in relazione al trasporto ferroviario e stradale. Per mantenere il nostro attuale standard di vita e preservarlo anche in futuro sono necessarie infrastrutture di trasporto moderne. Il TCS chiede pertanto che gli investimenti nei progetti stradali e ferroviari vengano esclusi dal programma di risparmio.

05 maggio 2025
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L’aumento sproporzionato della spesa negli ultimi anni ha determinato uno squilibrio nelle finanze federali. Il TCS accoglie quindi con favore gli sforzi della Confederazione per contrastare il rischio di deficit, la cui attenzione si concentra sulla riduzione delle spese anziché sull’aumento delle entrate.

Il problema è che i piani di risparmio della Confederazione colpiscono anche le infrastrutture di trasporto del nostro Paese. Sia i progetti stradali che quelli ferroviari risentono sempre più spesso di ritardi e aumento dei costi di realizzazione. Di conseguenza, le infrastrutture di trasporto non riescono a tenere il passo dell’aumento della domanda e della crescita demografica. Il risultato sono code sulle autostrade, agglomerati congestionati e treni sovraffollati. In questo contesto, una riduzione della spesa darebbe un segnale sbagliato. I risparmi sui fondi FOSTRA e FIF, ancorati nella Costituzione nel 2014 e nel 2017, avrebbero un impatto negativo sul nostro standard di vita nei prossimi decenni. Alla luce delle sfide demografiche ed economiche che la mobilità dovrà affrontare in futuro, il TCS respinge fermamente eventuali tagli nel settore dei trasporti e ha espresso la propria posizione in sede di consultazione.

Il TCS respinge queste misure:

 È prevista una riduzione di 100 milioni di franchi all’anno per il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), a favore invece del finanziamento speciale per la circolazione stradale. Questo spostamento di risorse non sgrava il bilancio federale, ma indebolisce sensibilmente il FOSTRA. Già oggi il saldo del FOSTRA è negativo e la manutenzione delle autostrade sta diventando più costosa. La misura prevista accresce il rischio di dover aumentare il supplemento fiscale sugli oli minerali.

Altrettanto problematica è la riduzione dei contributi per le strade principali. I Cantoni di montagna, in particolare, devono affrontare grandi difficoltà per la costruzione e la manutenzione delle strade esistenti, cui si aggiungono esigenze sempre crescenti per quanto concerne piste ciclabili e punti di snodo del traffico. Lo stesso vale per la riduzione dei contributi generali per le strade, che sono di importanza decisiva per Cantoni e comuni.

Oltre al trasporto su strada, anche il trasporto su rotaia è fondamentale per la nostra mobilità. Il piano prevede la sottrazione di 200 milioni di franchi che verrebbero tolti ogni anno al Fondo per l’infrastruttura ferroviaria, questo mette a repentaglio l’espansione necessaria dell’infrastruttura. Il TCS si oppone quindi anche a questa misura di risparmio. L'infrastruttura ferroviaria richiede investimenti sostenibili e a cadenza regolare per garantirne l'operatività e soddisfare la crescente domanda. Inoltre, il TCS respinge anche i tagli al trasporto passeggeri regionale e le ulteriori misure previste nell’ambito del traffico ferroviario.

Laurent Pignot
Laurent Pignot
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