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Dai camion al modellismo: il pensionato che ha scoperto l'arte

In questa edizione vi raccontiamo la storia di Giuseppe Capuano, 77enne di Mendrisio e socio del TCS da ben 40 anni. La sua grande passione? I camion. Dopo una vita passata alla guida di veicoli pesanti, il signor Capuano, una volta in pensione, ha trovato una nuova vocazione: il modellismo. Con incredibile abilità realizza modelli di camion utilizzando unicamente legno, cartone e qualche dettaglio in plastica per pneumatici e finestrini. Nel mese di dicembre, lo abbiamo incontrato nel Centro TCS di Rivera e abbiamo colto l’occasione intervistarlo, ammirando nel contempo la sua replica del Saurer S4C del 1955.

13 febbraio 2024
Giuseppe Capuano

Da dove nasce la sua passione per i camion e come ha iniziato la sua carriera da conduttore di veicoli pesanti?
Mio padre mi portava a bordo del suo camion già in tenera età, a circa 8 anni mi faceva già spostare avanti e indietro il suo mezzo. Sono cresciuto su questi veicoli, ricordo che quando avevo 16 anni e andai a lavorare in cantiere, i colleghi, una volta caricata la ghiaia sul camion, me la facevano trasportare all’interno del cantiere.
Dopo aver fatto il militare in Italia, nel 1968 mi sono trasferito in Svizzera, vivendo in diversi Cantoni: prima nel Vallese, poi a Zurigo e nel Canton Berna, dove conobbi mia moglie, per poi nel 1982 trasferirmi qui in Ticino. Ho lavorato nel mondo dei trasporti per oltre 40 anni per diverse realtà locali. Nel 2011 sono andato in pensione e da quel momento ho avuto il tempo per dedicarmi alla mia passione per il modellismo.

Il sogno di tutti è trovare un lavoro che appassioni. Lei non solo lo ha trovato, ma dopo essere andato in pensione, ha addirittura traslato la sua passione in arte. Cosa l'ha spinta alla realizzazione di modelli in miniatura?
È una passione che ho sempre avuto ma alla quale non ho mai dedicato molto tempo, se non dopo il pensionamento. Ho cominciato nei ritagli di tempo al lavoro, quando ad esempio, dovevo trasportare merce dalla Svizzera all’Italia e nelle ore di attesa in dogana, dedicavo quel tempo a costruire balestre con le regge di ferro che servivano a trasportare i pacchi. Erano lavoretti che non riuscivo mai a terminare perché li facevo per passare il tempo.

Qual è stato il primo modello di camion che ha realizzato?
Il primo modello ho cominciato a costruirlo nel 1984, quando ancora lavoravo. È un camion che esteticamente non mi è riuscito particolarmente bene, mi ricorda un po’ quelli che costruivo in legno da bambino con gli amici dell’epoca. Lo conservo tuttora perché ha un grande valore affettivo.

In un’era che evolve velocemente e si avvale di tecnologie avanzate, come le stampanti 3D, come riesce lei a creare modelli così dettagliati con materiali semplici?
Dico sempre che se analizzassero il mio dna, ci troverebbero dei camion. Sono la mia vita. Potrebbe sorprendervi, ma la mia abilità nel modellismo deriva interamente dal mio istinto e dalla mia memoria. Non ho mai seguito guide o usato disegni tecnici per costruire i miei modelli. Fin da bambino, osservavo mio zio mentre lavorava sui motori, imparando attraverso la sua esperienza. A 16 anni, ero già in grado di smontare e rimontare un motore da solo. Questo mi ha portato a conoscere ogni singolo componente e a riprodurlo fedelmente. Per i dettagli, a volte mi è capitato di consultare foto online, ma il mio lavoro si basa principalmente sulla conoscenza diretta e personale.

Quanti modelli di camion ha realizzato finora e qual è stato il più complesso da portare a termine?
Ho realizzato circa sei camion, una corriera e un tre ruote. La corriera credo sia stato il modellino al quale ho lavorato per più ore, ci è voluto circa un anno per realizzarlo. A volte ho dovuto rifare intere parti per raggiungere la perfezione desiderata. In particolare ricordo di aver dedicato molto tempo alla creazione dell’impianto elettrico, per l’accensione dei fari e delle frecce direzionali.

Quali sentimenti prova nel vedere i suoi modelli ultimati? Ha in mente di realizzarne altri?
È una grande soddisfazione, li ho tutti esposti a casa e li guardo tra le 10 e le 15 volte al giorno. Spesso mi commuovo, mi chiedo come sia possibile che io sia riuscito a creare quei camion da solo, partendo da zero.
Attualmente non ho nuovi progetti, ma in futuro, chissà!


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TCS Sezione Ticino
Via alla Chiesa 10
6802 Rivera
Telefono +41 91 935 91 35
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