Emmen, 30 aprile 2015. Continua in Svizzera il successo delle biciclette elettriche. Nel nostro Paese circolano attualmente quasi 300'000 di queste bici. Alcuni costruttori propongono, inoltre, mountain bike a propulsione elettrica: è possibile, quindi incrociare queste due ruote alla moda non soltanto sulle strade. Il TCS ha sottoposto a un test sette modelli, riscontrando una buona qualità, ma anche alcune lacune.
Le mountain bike elettriche sono state testate su strada e su sentieri ghiaiosi e boschivi. Sono stati analizzari: la propulsione, il comportamento su strada, la sicurezza, la maneggevolezza e la qualità. I modelli Scott, Flyer e Haibike Sduro hanno ottenuto quattro punti su cinque, ossia la valutazione “molto consigliato”. HaiBike Xduro e le mountain bike Wheeler e Focus hanno conseguito tre punti, corrispondente alla valutazione “consigliato”. Il prodotto BH ha dovuto accontentarsi di due punti ed è “consigliato con riserva”.
I sette modelli esaminati sono del tipo “e-fullys” e sono dotati di una sospensione anteriore e posteriore. Si distinguono tuttavia per il propulsore centrale o posteriore: nel primo caso, la ricarica della batteria durante la frenata (recupero) non è praticamente possibile e l’usura della catena e delle ruote dentate è maggiore. I vantaggi di questo concetto sono una ripartizione ideale del peso e una costruzione compatta. La ruota posteriore si smonta facilmente in caso di panne. La propulsione posteriore, invece, permette il recupero di energia, ma la massa relativamente importante della ruota può incidere sul comportamento stradale, soprattutto sullo sterrato. Inoltre, per riparare la gomma posteriore, sono necessari attrezzi speciali.
Le mountain bike elettriche pesano mediamente 10 kg in più di quelle convenzionali. L’agilità è ridotta e il peso supplementare si fa soprattutto notare quando occorre spingerle o trasportarle. Lo spazio occupato dalla batteria può permette fissare sul telaio una borraccia. Particolare da non trascurare: nel test, nessuna bici era dotata d’illuminazione. Questo accessorio dev’essere acquistato in opzione, nonostante il prezzo relativamente elevato di queste biciclette (da 3899 a 5999 franchi). Nell’acquistare una mountain bike elettrica, unitamente al budget e al propulsore, sono decisivi anche la geometria e la tecnologia dei sensori: non tutte le biciclette elettriche si addicono a tutti i ciclisti. I ciclisti con poco pesanti devono esercitare sui pedali una pressione più importante per ottenere un’assistenza alla pedalata sufficiente. Il TCS raccomanda dunque di provare vari modelli prima di decidersi per un acquisto.
Le batterie ad accumulazione delle mountain bike esaminate dal TCS si sono scaricate relativamente in fretta. Essendo difficile ricaricare la batteria in strada, è meglio portarne una di riserva in uno zaino. Problema: per i modelli testati, un accumulatore di riserva costa tra 749 e 1090 franchi. I seguenti consigli permettono di risparmiare la batteria e di prolungarne l’autonomia:
Togliere la batteria prima della pulizia, per non correre il rischio di provocare un cortocircuito. Mai utilizzare un detergente o un getto ad alta pressione per non far penetrare minuscole particelle di sporcizia nella catena e nella pedaliera, accelerandone l’usura.
Per la pulizia, occorre scegliere un luogo adeguato e munirsi di due spazzole, una grande e una piccola per i posti difficilmente accessibili, di un secchio d’acqua calda, di una spugna e di uno strofinaccio per asciugare la bici.
1. Spruzzare lo sciampo per bici su tutta la mountain bike e lasciare agire per 5 minuti
2. Spazzolare i punti molto sporchi
3. Utilizzare la spazzola più piccola per raggiungere i punti di difficile accesso
4. Pulire con cura tutta la bicicletta con la spugna bagnata
5. Prestare particolare attenzione alla parte elettrica
6. Asciugare accuratamente tutta la mountain bike, in particolare i contatti
7. Dopo il lavaggio, ingrassare eventualmente la catena.